Giuseppe Pancaro principale artefice di questo avvio di campionato
Una grande impronta, quella lasciata da Giuseppe Pancaro. Se il Catania è partito a razzo in questo campionato, il merito è principalmente del proprio allenatore. In questi mesi ha lavorato in condizioni di estrema difficoltà. Addirittura quando accettò la proposta del Catania lo fece a scatola chiusa. Non si conosceva ancora con esattezza, infatti, da quale categoria sarebbero ripartiti i rossoazzurri. Inoltre l’incertezza sul piano organizzativo regnava sovrana.
Per un lungo periodo il Catania è stato un vero e proprio cantiere aperto. Pancaro ha lavorato in ritiro con una quarantina di giocatori, sapendo che la maggioranza di essi avrebbe fatto le valigie. Tra questi figuravano anche nuovi calciatori aggregati alla rosa, giovani ed esperti. Non è stato facile per lo staff tecnico fare tutte le valutazioni del caso, effettuare la preparazione, lavorare sul piano tecnico-tattico oltre che atletico. Eppure, pian pianino, Pancaro è entrato nella testa dei giocatori. Concorrendo alla creazione di un gruppo intriso di valori umani prima che professionali.
A più riprese i neo acquisti hanno sottolineato la priorità che l’ex allenatore della Juve Stabia ha dato ai rapporti umani. I calciatori hanno risposto con senso di responsabilità e d’appartenenza, messi da Pancaro nelle condizioni di esprimere al meglio le proprie potenzialità in un contesto collettivo. Tutti partecipi e protagonisti della causa rossoazzurra. Gli undici in campo si fondono con chi gioca meno, inculcando il concetto fondamentale che ogni singolo componente del gruppo è un potenziale titolare.
Partono da qui le prestazioni offerte dal Catania nelle battute iniziali del campionato. Partono da un lavoro certosino svolto dall’equipe di Pancaro, che continua a predicare calma ed umiltà attraverso l’esposizione chiara di idee e concetti semplici che i ragazzi seguono fedelmente. Sono ancora tanti gli ostacoli da superare ma la stagione è appena iniziata sotto i migliori auspici.
