Calderini e Russotto per mettere le ali al Catania

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I due rossoazzurri alla chiamata della responsabilità

Ricaricarsi. Rifiatare. Ripartire. Già perché il Catania ha subito una fisiologica flessione nel suo irto cammino nel campionato di Lega Pro. Serve ritrovare lucidità mettere quelle ali tanto care agli spot di bevande energizzanti che riescono a dare la giusta carica e sveglia nei momenti di necessità.
Il Catania di ali né ha ben tre di un certo spessore, sicuramente non frutto di una bevanda energetica ma dell’oculato lavoro della dirigenza etnea in sede di mercato. Calderini, Russotto e Falcone, anche se quest’ultimo al momento indisponibile per un problema al ginocchio tutto da decifrare.

Così l’attenzione adesso si pone sui primi due insidiati da un Di Grazia in crescita ma pur sempre titolare di un settore mai delicato come in questo contesto. Forse alcune fragilità difensive palesate recentemente lasciano pensare che il Catania debba fare la sua forza nel segnare un gol in più dell’avversario, così se è determinante il lavoro di Calil in tal senso lo dev’essere anche quello dei suoi esterni Russotto e Calderini. Due istrionici, capaci di risolvere le partite da soli, ma anche maledettamente fragili e discontinui. Già tre gol per Calderini in 9 apparizioni, mentre solo uno per Russotto, per altro tutti tra le fedeli mura del Massimino.

Due gli imperativi per mettere le ali, con le ali, in questa stagione rossoazzurra. Il primo è quello di trovar maggiore continuità, perché se Calderini ha segnato un gol ogni 3 gare, ben di più ci si può attendere da Russotto soprattutto fuori casa dove risultano prevedibili e sterili. Il secondo è la concretezza, perché se è vero che la fase offensiva passa dai loro piedi educati, spesso e volentieri finisce per risultare fine a se stessa con un costante incaponirsi di dribbling e giocate nel tentativo di spaccare quel mondo che poi si infrange come un muro davanti a tali sortite.

La voglia è quella di essere determinanti, ma la differenza rispetto ad un campione sta nella capacità di saper leggere meglio determinate situazioni. Mettere le ali, con le ali si può, ma la ricetta appare chiara e la sfida avvincente, con la prossima gara nel derby di Messina per provare ad incantare e trovare la strada giusta che possa far volare, con le ali, il Catania verso una classifica ben più consona rispetto a quella attuale.