Una giornata al termine del campionato, Catania momentaneamente ai playout in virtù delle vittorie di Catanzaro e Monopoli e del pareggio rossoazzurro sul campo della Paganese. Inutile il primo punto in trasferta della gestione Moriero. Finisce 0-0 allo stadio Marcello Torre, nel contesto di una prestazione tutt’altro che esaltante per il Catania.
Subito un errore di Magri, che rischia l’autorete anticipando il portiere, fa pensare che il pomeriggio potrebbe essere favorevole al Catania. Invece, con il passare dei minuti, ci si accorge che i rossoazzurri faticano di fronte al pressing ed all’aggressività dei padroni di casa. Cunzi, Carcione e Cicerelli creano presupposti interessanti per fare male alla difesa catanese. Particolarmente guizzante Cicerelli che mette i brividi a Liverani in un paio di circostanze nel primo tempo.
Tre volte gli etnei provano a rendersi pericolosi prima dell’intervallo. Al 10′ con una botta da fuori di Russotto abbondantamente a lato. Mezz’ora più tardi con la sponda di Plasmati a beneficio di Calil, la cui girata finisce a lato e, soprattutto, al minuto 42 con un’uscita a vuoto del portiere campano Borsellini, il pallone che finisce sui piedi di Plasmati e viene indirizzato sul palo. In generale la Paganese assicura maggiore intensità sul rettangolo di gioco e va alla conclusione con fin troppa facilità rispetto al Catania, nonostante le pesanti assenze e l’infortunio del bomber Caccavallo. Al 44′ campo libero per Dozi, tiro potente e palla che transita lungo tutta l’area perdendosi due metri fuori dalla porta.
Meno occasioni da rete nella ripresa e Catania che fa ancora meno. Al 48′ percussione in area di Cunzi, Liverani si fa trovare pronto sul primo palo. Una decina di minuti più tardi, gran tiro da fuori di Deli che sfrutta un erroraccio di Nunzella, Liverani respinge in corner. I rossoazzurri rispondono con qualche cross insidioso ma sono poco incivisi. Ancora brividi per la squadra di Moriero con un tiro di Guerri al 74′, Liverani c’è. Carcione, poi, calcia da distanza siderale ma Liverani alza il pallone sopra la traversa.
Non convince la fuoriuscita dal campo di Plasmati in un momento in cui il Catania deve necessariamente vincere e l’espulsione di Pelagatti complica ulteriormente le cose. Gli ingressi in campo di Bombagi e Lupoli non spostano gli equilibri. Al termine dei quattro minuti di recupero, i padroni di casa festeggiano l’aritmetica salvezza. L’Elefante, invece, è ad un passo dalla certezza di disputare i playout a fine campionato.