LO MONACO: dalle frecciate a Cosentino, alla commozione

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Momento importante, quello della conferenza stampa di presentazione di Pietro Lo Monaco in qualità di Amministratore Delegato del Calcio Catania. Un ritorno più volte ipotizzato ai piedi dell’Etna, finalmente concretizzatosi. Giovedì pomeriggio Lo Monaco ha ufficialmente preso il posto del dimissionario Giuseppe Bonanno. Spazio ai tanti ricordi che hanno caratterizzato l’esperienza vissuta ai piedi dell’Etna, dalla promozione in Serie A partendo praticamente da zero, senza giocatori di proprietà, nè un settore giovanile.

Fino ad arrivare al consolidamento del Catania nel panorama calcistico nazionale, alla costruzione del Centro Sportivo Torre del Grifo Village, ai risultati indelebili conseguiti dalla formazione dell’Elefante nella massima categoria fino a diventare modello di riferimento. Poi, i disastri. In un contesto di difficoltà, Lo Monaco ha lanciato non poche frecciate all’ex dirigente rossoazzurro Pablo Cosentino.

“Uomo in canottiera, con tatuaggi e jeans strappati”, così lo ha definito Lo Monaco che ritiene l’argentino una delle principali cause del crollo del Catania. Unitamente agli errori commessi dal patron Antonino Pulvirenti. Quando la conferenza stampa volgeva al termine, c’è stato spazio anche per la commozione di Lo Monaco, che ha vissuto dieci anni a Catania e, una volta tornato a Torre del Grifo, si è riappropriato del “suo” mondo.

Adesso, si ritrova a camminare tra le macerie. Con l’intento di avviare un difficile processo di ricostruzione. Catania è come un figlio per Lo Monaco, che nella sponda rossoazzurra della Sicilia aveva lasciato anima e cuore rimproverandosi di essere andato via e di riscontrare, in questi anni, il rischio concreto di vedere morire il Catania. L’immagine della commozione dell’A.D. etneo nel corso della conferenza vale più di mille parole.