CATANIA: 4-3-3, il marchio di fabbrica che non c’è più

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Sistema di gioco tanto caro al Catania che per oltre dieci anni ne ha fatto spesso ricorso. Il 4-3-3 è stato un autentico marchio di fabbrica per la squadra dell’Elefante. Serie B, Serie A, poi Lega Pro. Cambiando le categorie, il modulo prediletto ai è sempre rivelato lo stesso regalando frequenti emozioni al popolo rossoazzurro. Nel corso della gestione Pasquale Marino, la scelta di adottarlo fu risolutrice.

Inizialmente il tecnico marsalese optò per l’utilizzo del 3-4-3, poi, in un momento in cui il Catania faticava a portare a casa risultati in serie, il passaggio alla difesa a quattro si rivelò fondamentale e decisivo ai fini della promozione in A. Nella massima categoria, sempre con Marino in sella, l’Elefante disputò un girone d’andata stratosferico prima che il tristemente noto 2 febbraio 2007 ruppe qualsiasi tipologia d’equilibrio.

Il Catania, comunque, centrò la salvezza nonostante le svariate difficoltà incontrate nel girone di ritorno. Avanti con il 4-3-3 anche alla guida di Silvio Baldini, che dopo un buon girone d’andata venne esonerato, Walter Zenga, Gianluca Atzori (breve l’avventura ai piedi dell’Etna a causa della penuria di risultati, ndr) e Sinisa Mihajlovic.

In questo caso il 4-3-3 era più elastico con un centrocampista che, quando s’inseriva, trasformava il modulo in 4-2-3-1. Sistema di gioco 4-3-3 adottato anche da Marco Giampaolo ma meglio interpretato difensivamente che offensivamente. Diego Simeone ripartì dal 4-2-3-1 ma, poi, anch’egli fece affidamento al 4-3-3 ed i risultati non tardarono ad arrivare. Con Vincenzo Montella e Rolando Maran, ulteriore salto di qualità per il Catania che, all’insegna della continuità sul piano tattico, collezionò record su record.

Purtroppo nelle ultime annate il 4-3-3 non ha prodotto i risultati sperati. Il nuovo corso di Maran, la parentesi di Luigi De Canio e Maurizio Pellegrino, prima della gestione Giuseppe Sannino e Dario Marcolin, hanno generato risultati a singhiozzo con il Catania piombato dritto in Lega Pro. Da qui sono ripartiti i successi allenatori, seppure alternando altri sistemi di gioco. Con Cristiano Lucarelli in sella, invece, il modulo di base sarà il 3-5-2. Nuova veste e soluzioni tattiche differenti per un Catania che vuole rilanciarsi.

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