COSENZA – CATANIA: gara da non sottovalutare. Intelligenza ed umiltà. Il vero salto di qualità passa dal “San Vito”

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di Livio Giannotta

Ci siamo quasi. Questa sera, con fischio d’inizio alle ore 20.30, il Catania affronterà il Cosenza allo stadio “San Vito – Gigi Marulla”. Obiettivo dichiarato, cercare nuove conferme nel percorso di crescita. Mister Cristiano Lucarelli l’ha definita, non a torto, la prova del nove. Perchè il Catania è reduce da tre vittorie consecutive e deve dimostrare di non essersi saziato. Tra pochi giorni i rossoazzurri affronteranno la capolista Monopoli, ma guai a concentrare le proprie attenzioni già sull’impegno di martedì sera. Sarebbe un errore gravissimo perchè Cosenza non si presenta affatto una trasferta agevole.

I calabresi hanno una rosa di tutto rispetto, in sede di campagna acquisti sono intervenuti efficacemente allestendo un organico in grado di ben figurare con innesti anche di categoria superiore, su tutti Caccavallo. L’intelaiatura di base, poi, è di buon livello. Certamente se in questo avvio di stagione non hanno mai conseguito i tre punti, conquistandone appena due, i problemi ci sono in casa rossoblu. Ma la guida tecnica è cambiata. Probabilmente i giocatori non sono riusciti ad entrare in sintonia con il precedente allenatore.

Adesso il Cosenza ha affidato la propria panchina ad uno dei tecnici più esperti che offre il panorama calcistico di terza serie. Attenzione alla spinta motivazionale che il cambio in panchina determinerà, a favore di un avversario vittorioso tra le mura amiche solo due volte nel 2017. Fondamentale l’approccio alla partita per un Catania qualitativamente superiore ma che non dovrà essere da meno sotto il profilo dell’atteggiamento. Ci sarà, insomma, da lottare in campo.

Facendo risultato, l’Elefante darebbe un segnale forte al campionato. Arrivando nelle migliori condizioni al successivo ed importante confronto casalingo col Monopoli. Il vero salto di qualità, quindi, passa da Cosenza. Andando a caccia del secondo successo esterno consecutivo, cosa riuscita per l’ultima volta al Catania nel 2015 sotto la gestione Pancaro. A Pisseri e compagni il compito di tenere alta la concentrazione giocando con intelligenza e la giusta dose di umiltà.

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