AYA: “La barba? Ossessione della mia ragazza. Alcune considerazioni tattiche…”

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Ramzi Aya

All’interno della trasmissione “Piacere Calcio Catania”, trasmessa su Ultima Tv, anche il difensore del Catania Ramzi Aya dà la propria disponibilità ad effettuare una curiosa intervista:

“Il mio gol a Pagani? Mi sono smarcato bene, era più facile andare a segno che sbagliare. Successivamente al gol ho avuto un libero sfogo, semplicemente, perchè era da un pò di tempo che non entravo nel tabellino dei marcatori. Senza pensare a nulla, nè farmi bello. Cosa cambia giocando in una linea difensiva a tre o a quattro? Nel secondo caso tendo a stare più vicino all’altro centrale di difesa, mentre nel primo hai una maggiore ampiezza a tua disposizione”.

“Cosa fare quando un retropassaggio mi mette in difficoltà? Bado al sodo optando per il male minore, se c’è da tirare una pallonata in tribuna lo faccio senza problemi. In area cerco di non farmi anticipare, poi se l’attaccante è più bravo e ti salta sopra la testa, devi saperlo accettare. Nell’uno contro uno non bisogna mai farsi prendere dall’ansia di rubare palla all’avversario. Nel caso in cui gli avversari dovessero concedere un calcio d’angolo, noi cerchiamo sempre di occupare l’area di rigore nel modo giusto. Poi, durante l’arco della partita, si va anche da intuito cercando di capire come calcia il tuo compagno”.

“La mia barba lunga? Prima la portavo più corta, poi mia moglie mi ha ossessionato. Le piace la mia barba. Pian pianino ci ho fatto l’occhio. Non sono uno che vuole apparire, nè voglio incutere timore. Sono tutti luoghi comuni, cazzate. A proposito di barba, se mi capitasse Moscardelli da marcare? L’ho già incontrato. Com’è andata? 0-0”.

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