SEMENZATO: “A Catania si vive alla grande. Obiettivo vicino, non molliamo. Io il più scherzoso del gruppo, ma a volte mi chiudo in me stesso. Inter, Ronaldo mi lasciava a bocca aperta”

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Daniel Semenzato

Curioso appuntamento con Daniel Semenzato, terzino del Catania, nel corso della trasmissione televisiva Piacere Calcio Catania, su Ultima Tv. Semenzato parla di calcio giocato ma anche della sua vita privata, svelando qualche aneddoto. Queste le parole del giocatore evidenziate da ‘TuttoCalcioCatania.com’:

“Sono un polentone convinto, lo possiamo dire. A Catania si sta davvero bene, alla grande. Questa è la mia terza esperienza al sud dopo Frosinone e Lecce. Catania è una città dove trovi veramente di tutto, vivibilissima e fornita. Il mio rapporto con il calcio? Ero destinato a praticare questo sport, anche perchè mio padre e mio nonno giocavano a calcio. Com’ero da bambino? Un bravo ragazzo a scuola, mi piaceva molto la matematica ma ero anche un pò monello. Col pallone in casa ho rotto qualche vaso, qualche finestra”.

“Non avevo tanto tempo per studiare, visto che giocavo a calcio, ma cercavo di assimilare il più possibile a scuola. Ho vissuto l’esperienza delle giovanili dell’Inter. Sono arrivato lì all’età di 13 anni, lontano dalla famiglia quindi non fu facilissimo. Ambiente molto bello vedendo allenarsi giocatori di livello internazionale. In particolare Ronaldo, mi lasciava a bocca aperta”.

“Sono una persona che si sa accontentare nella giusta misura. Se posso migliorarmi ci provo, davanti ad un obiettivo da raggiungere non mi siedo di certo. L’amore? Sono fidanzato con Nicole, l’ho conosciuta vicino Treviso. Stiamo insieme da quattro anni e mezzo, tuttora ribadisco che è la donna della mia vita. Rispetto alle precedenti ragazze, riesce a sopportarmi più delle altre. Non è facile perchè io sono un bel testone, sa capirmi, siamo molto simili. Io pragmatico? Mi piace sognare, ma tante volte è giusto vivere la realtà. Cercando di trovarsi con quello che abbiamo a disposizione”. 

“Pregi e difetti? Mi è sempre stato insegnato di essere generoso e di aiutare il prossimo nei momenti di difficoltà, io sono pronto a dare una mano. Per il resto sono abbastanza permaloso e testardo. Mi piace tanto scherzare, però se mi vengono dette delle cose spiacevoli mi chiudo in me stesso. Passioni? Quando arrivo a casa cerco subito un bacio ed un abbraccio da mia figlia. E’ l’hobby più bello ed impegnativo che regala emozioni indescrivibili, ogni giorno”.

“Io mangione? Sto attento alla linea. Durante la settimana bisogna sempre stare sul pezzo, magari dopo le partite nei momenti di riposo ci si può sfogare liberamente e chi più ne ha più ne metta. A chi sono maggiormente legato in famiglia? A mia madre, anche se con il papà ho condiviso la passione per il calcio. Ho un fratello ed una sorella più piccoli. Faccio fatica a vederli. In particolare con mio fratello c’è sempre stato un rapporto di odio-amore, ginocchia sbucciate, nasi rotti…”.

“Chi il più burlone all’interno del gruppo? Forse io. L’ultimo scherzo fatto? Ho appeso un paio di mutande, non dico di chi, perchè sembravano la bandiera americana ed abbiamo cantato proprio l’inno americano. Dove può arrivare questo Catania e che effetto mi fa lo stadio ‘Massimino’? L’obiettivo è più vicino e non dobbiamo assolutamente mollare credendoci fino alla fine. Lo stadio trasmette qualcosa di piacevole, soprattutto quando è pieno ti dà una carica indescrivibile”. 

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