ESCLUSIVA – CALOGERO (D.G. Marina di Ragusa): “Siamo una famiglia. Col Catania rapporti cordiali e di rispetto. Camplone figura giusta. Su Lo Monaco e Torre del Grifo…”

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Nunzio Calogero
foto radiortm.it

Quest’oggi il Catania si confronterà a Torre del Grifo Village con il Marina di Ragusa, realtà emergente del calcio siciliano che milita in Serie D. Per saperne di più sulla società ragusana e non solo, abbiamo contattato il Direttore Generale Nunzio Calogero che – con disponibilità e cortesia – ha risposto alle nostre domande.

Come nasce questo progetto di crescita continuo e costante del Marina di Ragusa? 
“Siamo una società giovane, nata nel 2003 e strutturata bene. Siamo partiti da 12 dirigenti-amici iscrivendo la squadra in Terza Categoria. Da lì è iniziata una bella cavalcata. Oggi affrontiamo il campionato di Serie D, negli ultimi due anni abbiamo ottenuto il doppio salto di categoria vincendo una Coppa Italia. C’è alle spalle una dirigenza in crescita, composta quasi per intero da elementi di Marina di Ragusa, io sono di Comiso. In questo mondo non è facile trovare persone di una certa caratura umana ma da tre anni sono operativo in questa società e mi sento inserito all’interno di una vera e propria famiglia, avendo acquisito rispetto e stima attraverso il mio lavoro. Io vivo di altro nella vita, ma il calcio è una passione innata per me. La nostra è una piccola realtà che si basa su alcuni principi cardine: umiltà e serietà. Crediamo molto nelle doti umane e nel rispetto di tutte le componenti in gioco, arbitri compresi. Abbiamo un budget preventivo, spendiamo sempre quanto rientra nelle nostre possibilità. Non facciamo mai spese folli ed ogni figura è al proprio posto, valorizzando sempre i giovani del territorio”.

Quanto è soddisfacente potervi confrontare con una realtà importante come il Catania?
“Adesso affrontiamo il Catania, mercoledì la Sicula Leonzio perchè i due club ci hanno invitato come loro ospiti. Non accade tutti i giorni. Con Catania e Leonzio teniamo rapporti cordiali e di rispetto reciproco enormi. Abbiamo avuto ragazzi in prestito da entrambe le società. Sanno bene come lavoriamo, cosa possiamo dare, come siamo strutturati. Noi non abbiamo Torre del Grifo, ma ai ragazzi in sede offriamo tutto quello di cui necessitano. Quest’anno il Catania ci ha dato in prestito il portiere classe 2002 Mangione. Lavoriamo su qualche altro profilo del Catania che potrebbe interessarci. Alla Leonzio, invece, ad esempio abbiamo dato Diara che ha partecipato anche al torneo di Viareggio. Noi siamo sempre pronti e disponibili con tutti”.

Adesso il Marina di Ragusa milita in Serie D, trovandosi ad un passo dal calcio professionistico. L’appetito vien mangiando…
“Già per Marina di Ragusa l’Eccellenza è l’equivalente della Serie A. La D è qualcosa di ancora più alto. Noi siamo giovani ed ambiziosi. Lo scorso anno a dicembre finimmo il girone d’andata nei piani alti della classifica. Ci siamo seduti attorno ad un tavolo dicendo di avere raggiunto l’obiettivo salvezza, essendo però consapevoli di potere anche vincere il campionato e così è stato. Adesso l’obiettivo prefissato è quello di mantenere la categoria e lavorare in maniera organizzata, crescendo sotto tutti i profili. Grande importanza, poi, attribuiamo al settore giovanile. Vorremmo coinvolgere sempre più giovani iblei per la nostra Juniores attraverso le scuole calcio. Il nostro progetto indica in 2-3 anni di cercare di mantenere la D. Sarebbe un sogno riuscire a consolidare ed ampliare il quadro societario nel territorio della provincia di Ragusa. Poi possibilmente lavoreremo per qualche altro sogno, ma piedi per terra. L’umiltà è sempre stata un nostro principio fondamentale”. 

Il Catania vi cederà nuovamente in prestito Alessandro Arena?
“Il ragazzo non giocava nemmeno nella Berretti del Catania. E’ un ragazzo che abita a Marina di Ragusa, noi lo abbiamo valorizzato e negli ultimi due anni è stato uno dei migliori calciatori dei campionati di Promozione ed Eccellenza. Adesso ci inorgoglisce che il Catania lo abbia portato in ritiro. Se il Catania non lo tiene, l’idea di riprenderlo è molto concreta ed il ragazzo sarebbe eventualmente felice di tornare. A noi farebbe piacere se lui potesse giocarsi le sue carte nella Prima Squadra rossazzurra, ma capisco anche che non è semplice lavorare con tanti giovani in una piazza con molte pressioni”.

Da tempo il Catania prova ad ottenere il salto di categoria ma non riesce nell’intento. Perchè secondo lei?
“Allora, io mi sono fatto un’idea. Torre del Grifo è un gioiello per la Serie A. Forse, adesso, paradossalmente a Catania si è trasformato come uno dei mali. In C serve tanta fame per vincere. I calciatori devono sudare e fare tanti sacrifici. Il giocatore che arriva a Torre del Grifo si sente da A. Come mentalità secondo me si perde qualcosa perchè a questi calciatori non manca nulla, trovano un Centro Sportivo invidiabile anche al nord Italia. Mettiamoci anche che lo scorso anno il Catania è stato pluripenalizzato. Rincorrere non è mai facile giocando ogni 2-3 giorni, sapendo che la Juve Stabia ha già tanti punti di vantaggio. Scatta la necessità di vincere sempre e la pressione aumenta, tutto questo fisicamente e mentalmente logora anche se ti chiami Lodi o Biagianti. Un conto è lavorare a Marina di Ragusa, un conto al Catania Calcio. Sono cose totalmente diverse, contesti e pressioni molto differenti”.

Questo può essere finalmente l’anno buono per i rossazzurri?
“Adesso il Catania sta allestendo una squadra con un’impostazione completamente nuova. Vincere in Lega Pro non è mai facile, soprattutto in piazze come Catania. Lo Monaco è molto criticato, ma io ritengo che senza di lui oggi non esisterebbe il Catania Calcio. Tutti gli uomini abbiamo i nostri pregi e difetti, ma senza Lo Monaco sarebbe difficile fare calcio a Catania. Una nuova figura nel contesto etneo troverebbe difficoltà ad organizzare questa società che dalla A si è ritrovata in Lega Pro. Non si può mai criticare un club che lavora, spende ed ha ripianato una situazione non semplice. Adesso hanno preso Camplone, le sue squadre esprimono un bel calcio. Potrebbe essere la figura giusta. Nulla da togliere ai precedenti allenatori, ma secondo me Camplone s’incastra perfettamente”.

La Sicula Leonzio farà compagnia al Catania nel girone C di Serie C. Può essere la sorpresa del campionato?
“Occhio alla Leonzio che a livello organizzativo può fare il salto di qualità. Grieco lo vedo bene sulla panchina bianconera, farà giocare tanti giovani in un contesto in cui opera uno dei migliori responsabili di settore giovanile del calcio siciliano, Massimiliano Borbone, che ritengo sia stata una perdita importante per il Catania Calcio. Sarà fondamentale per la Leonzio anche una figura dirigenziale esperta e capace come Bonanno. Lo scorso anno il club lentinese ha speso tanto, invece adesso vedo acquisti mirati. Auguro a loro ed al Catania le migliori fortune, finora hanno fatto scelte azzeccate dal mio punto di vista. Poi è sempre il campo che decide tutto”.

Si ringraziano l’addetta alla comunicazione dell’Asd Marina di Ragusa Lucia Nativo ed il Direttore Generale Nunzio Calogero per la gentile concessione dell’intervista.

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