ESCLUSIVA – BAIOCCO: “Lele Catania valore aggiunto. Con Camplone fatti e non parole. Possibile un mio ritorno nel calcio”

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Davide Baiocco

E’ sempre un piacere conversare con l’ex centrocampista del Catania Davide Baiocco, uno che ha contribuito – con i fatti – a determinare le fortune del club rossazzurro in Serie B ed A. Lo abbiamo contattato per chiedergli, in particolare, un parere personale sugli ingaggi dell’attaccante Emanuele Catania e di mister Andrea Camplone:

EMANUELE CATANIA – “Per me Emanuele, nonostante l’età che non conta niente perché alla fine è più importante il contributo fisico, tecnico e mentale che riesci a dare in campo, possiede molta tecnica ed un’intelligenza calcistica superiore. E’ integro fisicamente e può ancora fare la differenza in C, lo ha dimostrato a Siracusa in questi anni. Inoltre ha una spiccata capacità di trovarsi al posto giusto nel momento giusto. Giocatore molto importante dotato di qualità morali altrettanto importanti. Sente molto la sua città e potrà fare capire a tutti, all’interno del gruppo, cosa vuol dire la catanesità e l’appartenenza ai colori rossazzurri. E’ sicuramente un valore aggiunto per il Catania”.

ANDREA CAMPLONE – “Con Andrea siamo stati compagni di squadra a Perugia in Serie B. Come allenatore non l’ho mai visto lavorare e, quindi, non posso permettermi di esprimere giudizi. Ma sul piano personale posso dire che è un ragazzo eccezionale, mi piace tanto. Da calciatore era molto taciturno ma al tempo stesso estremamente concreto in campo, uno che chiacchierava poco ma faceva fatti, allenandosi con grandissima costanza, perseveranza, impegno e passione. Credo abbia portato queste qualità anche nel suo nuovo ruolo”.

IL FUTURO DI BAIOCCO – “Diversi fattori mi hanno fatto allontanare dal calcio perché il sistema va rifondato. Adesso porto avanti un’attività che mi fa crescere a livello imprenditoriale, ma anche come persona e mentalità. Questa crescita mi sarà utile quando tornerò a fare qualcosa nel calcio. Questo sport è stata la mia vita per 25 anni. E’ la mia passione ma non tornerò mai a farlo senza programmazione o voglia di crescere. Valuto la possibilità di sviluppare qualcosa d’interessante, un progetto che realizzerei nel giro di 5 anni. Ho tante idee e chissà che il calcio italiano, nel frattempo, non riesca ad evolversi come dovrebbe perché siamo un po’ indietro rispetto agli altri Paesi. Se tornerò nel calcio farò qualcosa di diverso, avendone gli strumenti utili”.

Si ringrazia Davide Baiocco per la gentile concessione dell’intervista.

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