ESCLUSIVA – Del Grosso: “A Catania ho visto la passione più pura, semplice e verace. Finalmente un proprietà capace di far seguire i fatti alle parole”

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Alessandro Del Grosso, ex terzino destro dei rossazzurri in serie B (da Settembre 2002 a Gennaio 2004), è stato interpellato dalla redazione di TuttoCalcioCatania.com per commentare le vicende sportive del Catania SSD nel campionato di Serie D ‘22/23. Queste le sue parole:

Alessandro, tu hai avuto la fortuna di giocare in tante piazze molto passionali (Napoli, Salerno, Bari, Pisa, ecc.) ma cosa è riuscita a trasmetterti la città di Catania rispetto a tutte le altre?
Catania è una città molto particolare che prima di farsi apprezzare in tutto il suo splendore deve essere scoperta e vissuta in prima persona. È una piazza estremamente passionale, con dei tifosi legatissimi e follemente innamorati della propria squadra di calcio che, per questa ragione, pretendono sempre il massimo da chi ha la fortuna di indossare la maglia rossazzurra. Ai tifosi del Catania devi sempre portare rispetto nel senso che a loro non importa tanto come giochi la domenica ma l’impegno che metti in campo. Puoi anche sbagliare 100 passaggi di fila ma se hai messo in campo tutto te stesso allora il pubblico catanese ti capirà e ti applaudirà lo stesso. Catania per me è stata, e lo è tuttora, la passione più pura, semplice e verace. Per le emozioni che ho vissuto ai piedi dell’Etna mi è dispiaciuto veramente tanto apprendere tutte quelle infauste notizie che, nel corso degli ultimi anni, hanno interessato la società rossazzurra. Mi auguro che tutte queste difficoltà siano ormai tramontate definitivamente in modo tale da poter ritrovare questo club ed i suoi splendidi tifosi nelle categorie che più gli competono.

In qualità di allenatore hai vissuto in prima persona le difficoltà della Serie D. Pertanto come giudichi il campionato disputato finora dai rossazzurri e che tipo di girone di ritorno ti aspetti? Credi che il Catania possa esprimersi sugli stessi livelli del girone d’andata o, al contrario, incontrerà molte più difficoltà?
Spero con tutto il cuore che anche in questo girone di ritorno il Catania possa esprimersi sugli stessi livelli del girone d’andata, specialmente nella parte finale della stagione che poi è anche quella più importante. Per esperienza diretta però posso dire che tendenzialmente la fase di ritorno è sempre più complicata. Inoltre bisogna anche mettersi nei panni degli avversari e pensare che moltissime realtà forse per la prima ed unica volta nella loro storia incontreranno un club così importante. Il Catania, così come accaduto ad altre squadre dal passato glorioso, ha un blasone ed una storia non rapportabili al campionato di quarta serie, per cui da avversario non do il 100% ma il mille per cento. Giocare bene contro il Catania può fungere da importante vetrina, consentendo ad un dato giocatore di mettersi in mostra e far capire che per qualità e capacità può tranquillamente giocare in una piazza così ambiziosa.

In questo momento gli etnei possiedono un vantaggio di 12 lunghezze dal secondo posto. Ti saresti aspettato un Girone I molto più combattuto ed equilibrato oppure, considerando la rosa a disposizione di mister Ferraro, questo gap sarebbe stato inevitabile?
Non c’è nulla di già scritto o scontato. Se il Catania possiede dodici punti di vantaggio il merito è solo del lavoro svolto dai ragazzi e dallo staff tecnico. Chi sta indossando la maglia del Catania ha capito perfettamente l’importanza che si cela dietro quei colori e le aspettative di rinascita di un intero popolo. Questo gap così consistente è una conseguenza diretta dell’impegno e delle capacità che questa squadra ha sempre messo in campo. Sarà importante però non adagiarsi mai sugli allori perché la D è un campionato imprevedibile e spesso in passato ho visto squadre, con un vantaggio similare, perdere il campionato. Non credo assolutamente che questo sia il caso del Catania, però il giusto approccio mentale non deve mai mancare. Se molli un attimo puoi trovarti in difficoltà. I punti di vantaggio devono far dire alla squadra «noi siamo il Catania» e oggi non ce n’è per nessuno.

La forza economica, la serietà, la voglia e l’ambizione di questa nuova proprietà rossazzurra sono tali da permettere un paragone con il percorso di rinascita sportiva vissuto a Bari. Credi quindi che anche alle pendici dell’Etna sia possibile intraprendere un cammino del tutto similare (se non addirittura migliore) rispetto a quello dei galletti?
Assolutamente sì. Catania ha estremo bisogno di una proprietà del genere, di persone che mettono la faccia e concretizzino fattivamente le parole spese. Nessuno di loro ha mai nascosto le ambizioni e la voglia di riportare in alto la società e, finalmente, alle dichiarazioni sono seguiti i fatti. Poi sul campo ci sta che qualche partita non vada per il verso giusto ma questa società sono sicuro che farà tutto il possibile per riportare il club lì dove realmente merita di stare. Pure la C è una categoria che sta troppo stretta ad una piazza del genere, pertanto sono sicuro che anche in terza serie la proprietà si attiverà per agguantare la promozione, anzi credo proprio che salendo di categoria questa società possa addirittura lavorare molto meglio”.

Si ringrazia Alessandro Del Grosso per la cortesia, la disponibilità ed il tempo concesso per l’intervista.

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