La stampa paternese, nello specifico la Gazzetta Rossazzurra, commenta la partita disputata dal Paternò a Catania criticando apertamente la direzione arbitrale del sig. Cristiano Ursini di Pescara.
“E’ arrivata una sconfitta, ma il Paternò non meritava assolutamente di perdere, perchè davanti la prima della classe ha dimostrato di avere tutte le carte in regola per poter puntare verso la salvezza”, si legge. “Una gara ben giocata quella del Paternò, che ha avuto nel finale l’onore delle armi” ricevendo “gli applausi scroscianti” del pubblico.
“Peccato per l’arbitraggio assolutamente non all’altezza per una gara di questo livello – riporta ancora il giornale online -, il quale ha penalizzato in maniera evidente le giocate dei paternesi con decisioni inventate e cervellotiche, nonchè prive di un ragionamento logico. A beneficiarne ne sono stati i padroni di casa, che nonostante, non abbiano bisogno di nessun aiuto, perchè sono indubbiamente la squadra più forte del campionato, hanno ricevuto tale vantaggio e non si sono fatti pregare due volte, nel concretizzarlo in 3 punti”.
Tra gli episodi contestati, nel primo tempo, secondo quanto viene riportato l’arbitro “non ha assegnato al Paternò ben due rigori, il primo per un tocco di mani in area, il secondo per propria incapacità di dirigere una partita. Asero infatti, in dribbling entra in area e viene steso almeno 20 centimetri dentro l’area, ma incredibilmente, questo signore di Pescara, assegna una punizione dal limite. Nel secondo tempo, poi il primo gol del Catania, è propiziato da una punizione inventata, a cui ha anche associato un’ammonizione ad Asero, assolutamente gratuita, mentre il raddoppio era da annullare, in quanto Palermo, non solo era in fuorigioco, ma ha colpito la palla con un braccio”. Si legge senza mezzi termini che “l’arbitro ha penalizzato il Paternò. Bravo il Catania a sfruttare le occasioni e a vincere la gara”.
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