CURADO: “Se siamo una squadra forte lo dobbiamo dimostrare, alzando il livello”

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foto Catania FC

Il difensore Marcos Curado, ospite di ‘Calcionate – I Commenti in Casa RossAzzurra’ a Globus Television, torna sulla ritrovata vittoria in campionato contro il Brindisi consapevole che la squadra deve continuare a dare qualcosa in più sul rettangolo verde:

“Ogni partita è diversa dall’altra. Avevamo sofferto in precedenza le stesse tipologie di gare, magari in altri casi prendevamo gol in contropiede o su palla inattiva, con l’ansia di effettuare la giocata individuale e di trovare il modo per far male agli avversari. Per come si era presentata, al cospetto del Brindisi, ci aspettavamo una gara difficile contro una squadra chiusa. Non era scontato vincere così dopo una sconfitta come Crotone che bruciava per il modo in cui è maturata. Kontek? Mi sono trovato subito molto bene con lui perché in campo ti dà la sensazione di tranquillità e sicurezza, inoltre comunica tanto. Welbeck? Recupera tanti palloni e pulisce le giocate, possiede anche buone caratteristiche sul piano tecnico”.

“La vittoria ti fa lavorare molto meglio in settimana ed è stato bello festeggiare con i tifosi la conquista dei tre punti, lo è ancora di più in una piazza come Catania. Questo successo però non deve distrarci. Abbiamo l’obbligo di alzare il livello. Sappiamo la nostra situazione, finora abbiamo dimostrato di potere vincere o perdere con tutti. Questa è una cosa negativa. Soprattutto dobbiamo lavorare a livello mentale per costruire qualcosa d’importante da qui alla fine”.

“Il mio passato all’Arsenal Sarandì, squadra in cui hanno militato anche Llama e Gomez? Non li conosco personalmente, entrambi sono passati da Catania ma anche tanti altri argentini. E poi da quelle parti la vita è molto simile a Catania. Si parlava spesso del Catania argentino in Serie A, lo seguivo particolarmente e non mi sarei mai immaginato che prima o poi avrei indossato questa maglia. Personalmente sono al sesto anno in Italia dopo Crotone, Frosinone e Perugia. Con la mia famiglia, poi, ci siamo sempre trovati bene al sud ma mi sa che è così per tutti gli argentini. Siamo molto contenti di essere qui”.

“Abbiamo sempre puntato a fare bene sia in campionato che in Coppa Italia, anche questa competizione è diventata molto, molto importante perché sappiamo che ci può dare qualcosa di più in chiave playoff. Cercheremo di arrivare al match di Rimini nel miglior modo possibile. Si è sempre detto che siamo una squadra forte ma finora non lo abbiamo dimostrato, perché appena si molla un attimo abbiamo visto che arrivano risultati negativi. Conosciamo le nostre responsabilità, sappiamo di dover dare di più”.

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