LUCARELLI: “Dobbiamo lavorare tutti oltre le nostre possibilità. Sturaro va esaltato in un progetto tattico. Bocic, valutiamo eventuale prestito”

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foto Catania FC

Mister Cristiano Lucarelli fa il punto della situazione in casa Catania tra il match di Picerno ed il mercato, con riflessioni anche relative all’ingaggio di Sturaro. Queste le parole del tecnico rossazzurro in sala stampa:

“Diciamo che il Picerno è una sorpresa, ma non inaspettata perchè il lavoro paga e loro stanno facendo molto bene, hanno una squadra forte, con giocatori importanti, un allenatore bravo che li fa esprimere al meglio, una società strutturata alle spalle che ama programmare e non improvvisare, dettaglio che in C fa la differenza. Sarà difficile perchè giocano sempre a ritmi elevati, lo fanno ancora di più quando giocano in casa. Noi dovremo essere bravi ad entrare subito nel contesto di quel campo, di quella struttura, dell’ambiente che troveremo perchè la gara ci metterà a dura prova. Murano il più pericoloso del Picerno? Sta raccogliendo troppo tardi i frutti di una qualità che il ragazzo ha sempre avuto. Quest’anno si evidenzia di più perchè è il capocannoniere ma è sempre stato un giocatore forte. Non è l’unico perchè ci sono altri buoni giocatori, hanno un buon impianto di gioco, idee chiare. Ad esempio io ho avuto Maiorino, pericolosissimo sui piazzati, può tirare destro e sinistro da 30-35 metri e farti male. Sarà una partita non certamente da sogni tranquilli”.    

“Sturaro? Ragazzo molto serio, determinato. Sa già di suo che non sarà facile perchè in Serie C ci sono tante difficoltà, però mi è sembrato preparato fin dalla prima volta che ci siamo sentiti. Io pensavo oltretutto ad uno scherzo perchè un mio ex giocatore – con cui ho un bel rapporto – mi chiamò dicendo che mi avrebbe contattato Sturaro. Poi mi è arrivato il messaggio di Sturaro, sono rimasto sorpreso dal fatto che lui sapesse già tutto su Catania. Vuol dire che questa cosa lui la preparava già nella sua testa. Fatta questa chiacchierata di mezz’oretta, sono andato dal vicepresidente comunicandogli la chiamata e che volesse venire da noi. Da lì è iniziato tutto l’iter. Al di là del valore del giocatore mi piace quello che porta in termini di esperienza, carisma, personalità, oltre alla capacità di trascinare gli altri. Mi è piaciuta soprattutto la consapevolezza da parte sua di quello che rappresenta la Serie C. Non avrà Pogba, Vlahovic o Paredes che gli passano la palla ma mentalmente lo vedo già pronto alle difficoltà che – anche se ha una carriera brillante alle spalle – all’inizio per un giocatore che scende di categoria ci sono. Deve essere messo nelle condizioni di far vedere le sue qualità, non possiamo affidare tutto a Sturaro, se no facciamo lo stesso errore commesso per un periodo di tempo con Chiricò. Le responsabilità vanno divise in 25, tutti devono proporsi, attaccare, difendere. Sturaro deve essere coinvolto in un progetto tattico che lo esalti. Di certo darà esperienza ed è uomo spogliatoio, porta professionalità, una mentalità nuova nell’interpretazione degli allenamenti, sicuramente la palla non gli scotterà tra i piedi, porterà grande carisma porterà ed un certo rispetto da parte degli arbitri”.

“Stiamo cercando di darci una nostra identità, andiamo avanti sulla base di quello per cui lavoriamo. Nelle partite ho visto pochi gol fatti dalla tattica. La cosa più importante è la mentalità, come si interpretano le partite, come si arriva alle gare la responsabilità di giocare in una certa maniera, la concentrazione, l’attenzione sui dettagli ed i particolari. Se c’è quello, anche la tattica può avere la sua chiave di volta. Altrimenti la tattica non vince le partite. Ci saranno incontri in cui avremo la necessità di giocare con due moduli, altri nei quali saremo in tre dietro e ad impostare a quattro davanti, o viceversa. Non c’è un modulo più offensivo dell’altro. Conta l’interpretazione dei moduli e dipende dai concetti”.         

“Chiarella e Bocic? Chiarella fa parte del gruppo, su Bocic valutiamo l’infortunio ed una lista di 24 calciatori, quindi riflettiamo se può essere meglio per lui andare a fare cinque mesi in prestito da un’altra parte per poi rientrare alla base. Anche perché lui potrebbe avere un pò più di difficoltà se deve lavorare da quinto, Chiarella forse ha più gamba e attitudini per farlo. Monaco? Lo conosco perchè ci siamo affrontati tante volte anche in alcuni derby Ternana-Perugia, so benissimo il valore del giocatore, più di una volta ho cercato di prenderlo ma non ci sono mai riuscito, non avevo società con dei mezzi per poterselo permettere. E’ un giocatore importante, esperto, cattivo che porta anche personalità, carisma, agonismo. Voglio precisare che, pur avendo grande rispetto e ammirazione per le gesta del papà, viene qui perchè è Salvatore Monaco, un giocatore forte in C, che lo era anche in B ed ancora di più in C. E’ già a disposizione per sabato”.

“Tornano i nostri tifosi in trasferta? Ci auguriamo che la questione sia stata definitivamente risolta. Anche loro dovranno stare attenti a non incappare in certe situazioni perchè c’è sempre molta attenzione alle gesta dei nostri tifosi, ma questo penso lo sappiano da soli. Per noi è molto importante avere accanto il loro sostegno, soprattutto in quell’ambiente dove le tribune sono a ridosso del campo. Ci potranno sostenere nei momenti di difficoltà, che ci saranno perchè il Picerno sta disputando un campionato incredibile”.       

“A Chiarella ho detto che se rompe la bandierina tutte le domeniche sono il primo ad esserne contento. Ben venga se rompergli le scatole – io sono campione del mondo in questo – e punzecchiarlo serve per farlo rendere al massimo. Sa cosa penso di lui nel bene ed in cosa migliorare. Sabato con un pò di pepe ha fatto quello che mi aspettavo. Se ha capito può essere un giocatore importante per il Catania. Dico sempre ai ragazzi che la formazione la fanno loro, sulla base di come si propongono durante la settimana. E’ importante anche fare una vita consona al ruolo che abbiamo. Se giochiamo la domenica e venerdì a mezzanotte sei ancora nei ristoranti con me potresti avere difficoltà, non mi riferisco a Chiarella ma parlo in generale. Quando sei nel Catania devi gestire e vivere per questo sport, dunque serve attenzione anche a quello che avviene fuori dal campo. Del resto i prossimi mesi saranno decisivi per cercare di fare in dieci giorni quello che le altre squadre hanno fatto in sei mesi. E noi ce la possiamo fare”.

“Devono essere tutti capisaldi nell’attacco del Catania. Di Carmine avrà bisogno di riposare, quindi ci sarà spazio per altri giocatori, Costantino potrebbe essere squalificato o – facendo gli scongiuri – infortunarsi, oppure accusare un calo di forma. Io non regalo le maglie a nessuno. Chi corre di più, chi dà ampie garanzie ha la priorità. Non possiamo permetterci di ragionare diversamente. Bisogna dimostrare. Oggi hai rose allargate, si possono e devono coinvolgere tutti. Quando si va in campo bisogna dimostrare sempre il motivo per cui lo fai, poi la brutta giornata ci può stare perchè non conosco un giocatore che fa 38 partite l’anno tutte a mille. Ci saranno anche momenti di flessione o, magari, litighi con la moglie e ti girano le scatole. Io guardo soprattutto l’atteggiamento”.          

Sul mercato dobbiamo fare ancora qualcosa, sappiamo dove intervenire. Senza fretta andremo poi a rifinire in quelle caselline di doppioni rimaste vuote. Infermeria? Non si è ancora svuotata. Rapisarda in settimana ha avuto dei problemi ed ha svolto il primo allenamento controllato, Bouah invece non è ancora disponibile. Sturaro è la panna, in attesa della ciliegina sul mercato? Trovare una ciliegina più di Sturaro non è semplice, però sicuramente potrebbe esserci qualcos’altro di piacevole in arrivo se s’incastrano determinate cose. In questo momento c’è entusiasmo, i ragazzi che già c’erano vedendo arrivare i nuovi acquistano ancora più consapevolezza della forza di questa squadra. Forza che cercheremo noi tutti di far vedere da subito. Chi conosce il calcio sa che all’inizio dovremo un attimino anche soffrire perchè noi in pochi giorni dobbiamo fare un certo tipo di percorso, alzando le marce per realizzare qualcosa che in italia non succede spesso. Lavorando tutti oltre le nostre possibilità”.

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