ACCADDE OGGI: 7 aprile 1963, Milan firma il colpaccio del Catania contro la Juve

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Era il 7 aprile 1963, Serie A: il Catania realizzò l’impresa di battere la Juventus allo stadio comunale di Torino. Commissario dirigente Ignazio Marcoccio, allenatore Carmelo Di Bella, formazione: Vavassori, Giavara, Rambaldelli, De Dominicis, Corti, Benaglia, Caceffo, Biagini, Milan, Szymaniak, Vigni. La Juventus, invece, schierava: Anzolin, Castano, Salvadore, Emoli, Leoncini, Sarti, Sacco, Del Sol, Siciliano, Sivori, Crippa, allenatore Amaral. Arbitro De Marchi di Pordenone.

Catenaccio e contropiede, in campo i rossazzurri disputarono una partita perfetta. A pochi minuti dalla fine, l’attaccante Luigi Milan – che in carriera ha vestito anche le casacche di squadre come Venezia, Udinese, Fiorentina e Atalanta – fece una gran corsa, stoppò il pallone e tirò un gran siluro battendo il portiere.

Gioia incredibile per i tifosi etnei, che ricevettero la squadra in 400 alla stazione di Catania festeggiando il prestigioso successo e vendicando la pesante sconfitta dell’andata (1-5). La Juve perse punti pesanti in chiave scudetto, concludendo la stagione al secondo posto dietro l’Inter. Il Catania, invece, terminò il torneo all’undicesimo posto con 30 punti, tre sopra la zona retrocessione.

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