Andrea Sottil sconfitto tra le mura amiche. Fatto, questo, che non accadeva esattamente dal 3 marzo scorso. Nove mesi fa sedeva sulla panchina del Livorno, squadra che poi riuscì a portare direttamente in B malgrado una stagione complicata. Allo stadio “Armando Picchi” vinse, a sorpresa, il Cuneo con il risultato di 1-0. A segno l’argentino Nicolas Schiavi al 20′. Il portiere Guido Pulidori, attuale rossoazzurro, in panchina. Al triplice fischio, mister Sottil si diresse rapidamente nello spogliatoio molto contrariato rilasciando le seguenti dichiarazioni alla stampa locale:
“Ho visto terrore, una squadra impaurita in campo. Non parlerei di impegno, è fine a sé stesso e rappresenta un dovere da parte dei calciatori. Nel primo tempo c’era paura di giocare a calcio, nel secondo abbiamo provato a girare palla ma un’involuzione così è dura da analizzare. È palese come in questo momento la situazione sia difficile. Mi aspettavo maggiore personalità, sui calci d’angolo non riusciamo ad alzare una palla. Questa squadra è improvvisamente sparita dal punto di vista dell’agonismo, della sterilità offensiva, dell’aiutarsi in campo. Brutta giornata e sono il primo responsabile. È la prima volta da quando alleno che attraverso un momento così negativo, sono molto dispiaciuto. Sono sempre stato un guerriero capace di rialzarsi, sono convinto che la squadra possa farlo”.
I fatti, alla fine, diedero ragione a Sottil con il Livorno che si collocò al primo posto finale in campionato.
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