Salvezza, fortissimamente salvezza. Altri discorsi vanno affrontati dopo
Dopo avere avuto la capacità di azzerare il -9 iniziale nel giro di una settimana, a Catania non si è fatto altro che parlare di sogni Playoff e promozione in Serie B. Sognare non costa nulla, per carità, ed è giusto che i tifosi lo facciano. Quando mister Pancaro ha ripetutamente sottolineato l’importanza di guardare la classifica tra febbraio e marzo, ammettendo di concentrare tutte le attenzioni su ogni singola partita allo scopo di raggiungere la matematica salvezza nel più breve tempo possibile, però, non ha commesso alcun errore.
Vero è che l’organico attuale dovrebbe lottare per altri palcoscenici, prova ne sia che, sul campo, il Catania di punti ne ha collezionati 20. La robusta penalizzazione inflitta in sede di giustizia sportiva, però, impone una seria riflessione e, soprattutto, di volare basso. Ancora oggi, a seguito della doccia gelata provocata dalla decisione di respingere il ricorso presentato dal Catania che chiedeva la restituzione di alcuni punti di penalizzazione, l’argomento legato ad ambizioni di vertice resta di grande attualità. La classifica, tuttavia, piange.
E sabato non bisogna perdere di vista la realtà: il Catania affronterà la Lupa Castelli Romani in quello che rappresenta, allo stato attuale, un vero e proprio scontro diretto. Guai a sottovalutare l’impegno, altrimenti il rischio concreto è di rimediare una figuraccia e, soprattutto, aggravare ulteriormente le cose. E’ il momento di predicare calma, di procedere un passo alla volta lungo la strada dell’umiltà. Poi, quando le acque saranno meno agitate in classifica, sarà lecito affrontare altri discorsi che, oggi, appaiono deleteri e privi di senso malgrado la qualità della rosa.
