Mai messo in discussione dalla società rossoazzurra. Anzi, la dirigenza del Catania sostiene che sia un predestinato. Giuseppe Pancaro vanta una fiducia piena da parte dei vertici societari ed ha instaurato un rapporto eccellente non soltanto con i dirigenti, anche con i calciatori. Agevolato dai suoi trascorsi da giocatore, all’interno dello spogliatoio Pancaro è una sorta di calciatore aggiunto.
Il capitano dei capitani, un amico che ti sta vicino nei momenti di difficoltà, ti aiuta a capire dove sbagli, difende i propri giocatori da eventuali critiche ed è il primo a fidarsi di loro. Per tenere le redini dello spogliatoio, però, conta anche essere “sergenti” quando necessario. E Pancaro lo è. A mezzo stampa non rinuncia a difendere la squadra rossoazzurra esattamente come un padre prende le difese dei propri figli ma, quando c’è da farsi sentire, non esita in privato.
Chiaro, chiarissimo il rispetto dei ruoli in casa Catania. Tutti accettano con professionalità le scelte del mister, anche se potrebbero, in alcuni casi, dare adito a qualche mugugno. Ma sempre nel pieno rispetto dell’allenatore, pronto a scommettere sui suoi ragazzi specialmente quando le cose non vanno per il verso giusto.
Si respira un clima di serenità nel gruppo, tutti remano nella medesima direzione di Pancaro e, quest’ultimo, sta dimostrando di sapere gestire i ragazzi. Non importa se qualcuno dirà addio alla riapertura del calciomercato; sicuramente nessuno di questi potrà parlare negativamente dell’esperienza vissuta con Pancaro. Anche chi, magari, avrebbe preferito giocare con maggiore continuità.
“Amico” e “sergente” allo stesso tempo, l’ex tecnico della Juve Stabia rispetta e si fa rispettare mettendo al centro delle attenzioni il Catania. Catania inteso come gruppo di giocatori, squadra, dirigenza e famiglia comprendente anche i tifosi, elemento cardine per il futuro. Tutti uniti per portare più in alto possibile la formazione dell’Elefante.