RICCHIUTI (Esclusiva): “Catania, pesa la penalità. Mercato di gennaio fondamentale per risalire”

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Adrian Ricchiuti

Adrian Ricchiuti, ex calciatore del Catania rimasto particolarmente legato ai colori rossoazzurri ed attualmente in forza al Rimini, ai microfoni di Radio Studio Italia, nel corso della trasmissione “Universo RossoAzzurro”, condotta da Igor Pagano in collaborazione con Donato e Livio Giannotta di TuttoCalcioCatania.com, parla del momento attraversato dal Catania.

Si sta per concludere un 2015 molto pesante per i colori rossoazzurri. Un tuo pensiero sulla tua ex squadra, il Catania, e poi su quella attuale, il Rimini…
“Penso che il Catania sia partito molto forte ed in questo momento sta pagando, al di là dei punti di penalizzazione che ha continuato a subire, lo sprint iniziale che lo ha portato nel giro di poco tempo ad annullare l’iniziale penalità. Le prossime due dovrebbero essere partite alla portata dei rossoazzurri e ovviamente speriamo che riescano a conquistare i 6 punti complessivi. Per quanto riguarda invece il Rimini, non stiamo disputando un gran campionato, soprattutto a causa di problemi che allo stato attuale non posso menzionare ma che esulano dal calcio giocato. Si tratta di un periodo molto difficile, con la viva speranza che qualcosa possa muoversi, anche se adesso la vedo dura”.

A tuo parere il Catania riuscirà ad operare un vero e proprio miracolo calcistico riuscendo ad arrivare nella parte sinistra della classifica?
“Le potenzialità ci sono tutte, però occorrerà vedere cosa porterà il mercato di gennaio. Sempre sperando che non subisca ulteriori punti di penalizzazione, perché sapete come funzionano purtroppo le cose in Italia. Si pensava che il Catania non potesse subire ulteriori penalità ed invece… viviamo un calcio in Italia in cui le sue leggi non funzionano. Sicuramente i rossoazzurri dovranno portare in porto delle operazioni durante il calciomercato di gennaio per risalire. Sinceramente mi auguro con tutto il cuore che il Catania riesca, per lo meno, quest’anno a mantenere la categoria. L’attuale gruppo rossoazzurro, a parte qualche elemento, non lo conosco però penso che i ragazzi stiano davvero cercando di esprimersi al massimo ponendosi come obiettivo quello di arrivare il più in alto è possibile. Appare ovvio che in sede di calciomercato vadano prelevati elementi che abbiano ben figurato, e magari anche vinto, in questa categoria e non da altre, sebbene queste possano anche essere superiori”.

Secondo te quanto sarà importante chiudere bene le ultime due partite prima della fine dell’anno? I giocatori potrebbero anche aver pagato a livello morale le decisioni assunte dalla giustizia sportiva…
“Certamente è possibile che i giocatori abbiano risentito delle penalizzazioni subite. Non è mai facile rincorrere e questo a livello mentale toglie parecchio. Poi, dopo una simile rincorsa, scatta la speranza che ti possano restituire almeno qualche punto ed invece, accadendo l’esatto opposto, sei portato ulteriormente a recuperare. Ovviamente è dura per chi non è abituato a convivere con simili situazioni e, personalmente, li capisco. Il problema è che a volte la cosa non viene recepita da chi vede le partite allo stadio e da chi sta al di fuori. Ad esempio qui nella giornata di ieri abbiamo subito una contestazione e c’è da dire che purtroppo i tifosi hanno ragione. Però è anche vero che non sempre la colpa è attribuibile a noi giocatori. In tal senso è necessario cercare di comprendere la situazione che si vive al di fuori dello spogliatoio dalla squadra stessa. Comprendo i tifosi che, in virtù del loro attaccamento alla squadra, arrivano a macinare parecchi chilometri e poi protestano, soprattutto considerando che il nostro è il lavoro più bello e remunerativo al mondo, ma a volte le cose non stanno come loro pensano”.