DA SAVONA: “Lulli, una vita da mediano. Può cambiare il volto della squadra”

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Luca Lulli espulso
Luca Lulli espulso in occasione di Catania-Paganese (stagione 2015/16).

C’è molta curiosità in terra ligure per vedere all’opera il centrocampista ormai ex Catania Luca Lulli, che ha firmato con il Savona un contratto con scadenza al 2017. In particolare, ecco quanto si legge su Il Secolo XIX circa l’acquisizione del diritto alle prestazioni sportive del calciatore abruzzese:

Una vita da mediano. È quello che contraddistingue la carriera di Luca Lulli, il colpo da maestro del mercato biancoblù delle ultime ore. È arrivato a Savona ieri pomeriggio, dopo la firma era già a disposizione di mister Riolfo e andrà sicuramente in campo, nella gara di domenica prossima, contro la Maceratese.
Lulli è il centrocampista che potrebbe finalmente cambiare il volto del reparto pensante savonese e addirittura della squadra. La pedina che mancava a un zona del campo, finora troppo fragile e incapace di dettare a pieno i ritmi nelle partite all’undici savonese. Arriva dal Catania, società destinata a fare la serie B, ma poi retrocessa quest’estate in Lega Pro per lo scandalo scommesse, società nella quale ha giocato 10 gare fino al dicembre scorso.
Luca è cresciuto però nel settore giovanile del Pescara, ed è esploso nella squadra Primavera della società abruzzese, che, tra il 2011 e il 2012, lo ha mandato a farsi le ossa, prima nel Gavorrano in C2, poi a Como e Pagani in C1. Tornato all’ovile, proprio nel momento, nel quale doveva esordire in prima squadra, i pescaresi lo hanno ceduto agli odiati cugini del Teramo, facendolo tornare nella terra che gli ha dato i natali. Nelle ultime due stagioni, Lulli ha giocato 44 partite, salendo nella serie cadetta con i biancorossi, poi retrocessi di ufficio in Lega Pro, per lo scandalo scommesse.
Nel Dna di questo giocatore, spiccano dinamismo, sostanza e qualità. Agonismo e corsa sono sempre stati il suo pane quotidiano, ma non si pensi però che siano le uniche peculiari caratteristiche. Lulli possiede un’ottima tecnica, ereditata dal lavoro svolto nel settore giovanile pescarese. Dicono sia un predestinato, che proprio il Pescara, di recente si sia mangiato le mani per averlo fatto partire e abbia sbagliato a non credere in questo ragazzo che può giocare come vertice basso di un rombo – il modulo preferito da Riolfo – o come interno classico in un 4-4-2 o in un centrocampo a tre.
Curioso il suo destino. Sempre stato sul punto di approdare nella serie cadetta, si trova ad aver militato, nelle ultime tre stagioni, compresa l’attuale, nei tre club più penalizzati d’Italia (Catania, Teramo e appunto Savona).