Non si poteva e non si doveva perdere in casa con la Casertana. Alla vigilia del confronto casalingo con la compagine campana, il Catania era chiamato a voltare pagina. I due pareggi ottenuti consecutivamente al cospetto di Lecce e Catanzaro avevano illuso Giuseppe Pancaro che si fossero poste le basi affinché la formazione dell’Elefante si risollevasse.
Invece la squadra ha evidenziato le problematiche già note da tempo. Gioco fin troppo prevedibile, arrendevole e poco propositivo attraverso lo sviluppo di una manovra d’attacco lenta, macchinosa mettendo a fuoco una imbarazzante pochezza di idee. La sconfitta interna di sabato non ha fatto altro che confermare tutto questo ed aggravare una situazione che già di per sé era allarmante.
Adesso il Catania si trova in piena zona Playout e con merito, alle luce delle prestazioni offerte in questi mesi. Per valori tecnici e qualitativi, la squadra possiede tutte le carte in regola per tirarsi fuori dai guai ma, al momento, c’è da riflettere seriamente su quanto sta accadendo. Il pubblico è comprensibilmente preoccupato e la squadra psicologicamente a terra. Questa non può essere la strada giusta per risollevarsi e risulta necessario che tutti si assumano le proprie responsabilità.
