PISSERI: “Catania, faremo grandi cose. Grossa responsabilità indossare la maglia rossoazzurra”

0
473
Matteo Pisseri

Matteo Pisseri manifesta tutto il proprio entusiasmo per essere un nuovo giocatore del Catania. TuttoCalcioCatania.com evidenzia le parole dell’estremo difensore ex Monopoli a Torre del Grifo Village:

“Sono emozionato. Per me è un grande orgoglio essere il portiere del Catania. Sono sicuro che faremo grandi cose. Il programma è molto importante così come la società e la città. La piazza catanese si presenta da sè, la Lega Pro non ci compete, sarà uno scoglio difficile da superare ma proveremo a salire di categoria già quest’anno. Dobbiamo ripartire tutti insieme con i tifosi, che sono l’arma in più. Ricordo il sostegno del pubblico di Catania quando giocavo col Monopoli. La tifoseria può davvero essere l’arma in più. Nessuno di noi deve mostrarsi impaurito. So di avere una grossa responsabilità indossando questa casacca, io sono un ragazzo ambizioso. Ho firmato un contratto pluriennale, avevo altre richieste ma non potevo rifiutare Catania”.

“Il mio passato nella pallavolo? Mi ha aiutato tanto. Ti aiuta nei riflessi, a prendere palla. Anche Bucci e Taffarel praticavano questo sport. Io para-rigori? Mi affido all’istinto più che altro. Qualche rigore l’ho sempre parato negli anni, spero di proseguire verso questa direzione. A Catania ricordo di avere disputato una partita di grande pressione nella scorsa stagione, a fine gara ero sfinito. Il rigore parato a Calil è stato importantissimo. Pensavo che con l’organico a disposizione i rossoazzurri uscissero molto prima da una situazione di classifica difficile. In occasione dell’ultima giornata, a Matera, ho invece parato un penalty ma non è bastato per evitare i playout”.

“Buffon? Ha una grande personalità e determinazione, riuscire a mantenere questi livelli di gioco non è certamente facile, non si è mai seduto. Io cerco di rubargli questa voglia di arrivare sempre in alto. Che tipo sono? Fuori dal campo tranquillo, sul rettangolo di gioco invece se c’è da arrabbiarmi lo faccio. Cerco di urlare al massimo. Mi piace “dirigere” i compagni e penso che il portiere moderno debba sapere giocare coi piedi ed accompagnare la linea difensiva. Se prendi pochi gol è più facile fare bene, ma in realtà le reti bisogna anche realizzarle. Io, in gioventù, feci inizialmente i provini da attaccante ma mi hanno sempre detto che il mio ruolo ideale fosse a difesa dei pali. Non ho ancora avuto modo di visitare la città, il tempo c’è”.

“Italia-Germania? Noi pratichiamo un calcio diverso rispetto ai tedeschi. Mi auguro che vinca l’Italia, sarà una partita combattuta e decisa dagli episodi perchè si confrontano due squadre forti, magari sfruttando anche un’uscita errata di Neuer”.