RIGOLI: dall’Akragas al Catania, domenica prossima di nuovo il “gigante” all’orizzonte

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Pino Rigoli

Ha legato il suo nome all’Akragas per avere portato la formazione siciliana dall’Eccellenza alle soglie del professionismo. Lo scorso anno ha ritrovato i colori biancazzurri proprio nel calcio professionistico, con l’intento di perseguire l’obiettivo della permanenza in Lega Pro. Era una situazione molto delicata, la squadra dava evidenti segnali di cedimento.

Pino Rigoli, però, ha trasferito la sua mentalità propositiva e vincente al “Gigante” riuscendo, ben presto, ad inanellare risultati importanti e decisivi ai fini della salvezza. Un girone di ritorno davvero sorprendente che ha consegnato ai tifosi agrigentini il volto di un Akragas smaliziato, sicuro di se e delle proprie possibilità. Al termine della stagione non ha rinnovato il contratto in scadenza nonostante fosse profondamente legato alla realtà akragantina.

Troppo forte il richiamo del Catania. Impossibile non prendere in considerazione l’ipotesi di allenare la squadra dell’Elefante per lui, messinese di nascita ma catanese d’adozione. Un sogno a lungo inseguito e finalmente divenuto realtà. Da quando ha messo piede a Torre del Grifo Village, mister Rigoli lavora 24 ore su 24 per il bene del Catania. Domenica prossima affronterà proprio l’Akragas, per la seconda volta dopo l’impegno di Coppa Italia.

Occasione per sfogliare l’album dei ricordi, salutare vecchi amici e rimembrare i momenti più belli e significativi dell’esperienza di Agrigento, molto valida dal punto di vista professionale ed umano. Nel corso dei 90 minuti, però, i ricordi saranno spazzati via dalla consapevolezza di vincere necessariamente. Una partita che può rappresentare un importante trampolino di lancio verso il successivo impegno di campionato con il Fondi.