Comunicato ufficiale emesso dagli ultras rossoazzurri della Curva Nord, che si aspettano significative risposte dal Catania sul rettangolo di gioco in vista dei prossimi due impegni di campionato con Lecce e Paganese, avversarie allo stadio “Angelo Massimino”:
“È finito il tempo del sostegno a prescindere, è arrivato il tempo degli imperativi.
La nostra pazienza inizia a scricchiolare! Ora niente scuse, niente alibi, nessun giro di parole, datevi una mossa.
Noi ci abbiamo sempre messo faccia, anima e cuore, ora aspettiamo risposte concrete, Sostanza!
Dopo tensioni, duri faccia a faccia, bocconi amari ingoiati, strette di mano, oggi serve una scossa senza ulteriori attese. Non possiamo tacere o accontentarci davanti a tutto ciò.
Oggi serve la dimostrazione che tutto ciò che è stato fatto da noi in passato non è stato vano, serve una scossa, serve una svolta,
non è il nostro ruolo indicare il cambiamento, passiamo quindi la palla ai professionisti, coloro che pagati profumatamente per questo, a mente fredda dovrebbero saper raddrizzare tutto.
Sul campo, negli spogliatoi o sulle scrivanie dei dirigenti, non importa dove, importa quando: ora!
Vogliamo o risultati e prestazioni di alto livello oppure scelte societarie coraggiose e se necessario, definitive ed esemplari. Le prossime due partite saranno cruciali, sia per una classifica oggi fin troppo deludente che per un già precario equilibrio tra curva e squadra. Non spezziamo tutto, uscite le palle signori! Siate degni di questa città, di questa maglia, di questa tifoseria!
Non è nostro interesse che tutto ciò si traduca in una contestazione, noi amiamo il Catania e desideriamo per la Maglia solo il meglio. Ogni contestazione è un fallimento, una frustrazione. Non vogliamo arrivare a tanto.
Rialzatevi fatelo Ora!
Detto ciò, se questo nostro grido non sarà ascoltato, se insomma non arriveranno segnali e se la barca continuerà ad affondare, è nostro dovere reagire, difenderla, alzando la voce o prendendo altre dure posizioni. Siamo e saremo sempre dalla parte del Catania.
Onoratela come noi facciamo da sempre”.