CATANIA: la logica del turnover fa la differenza

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Pino Rigoli

Il Catania sta inanellando una serie di risultati importanti. La sconfitta di Francavilla Fontana pare abbia rappresentato un semplice incidente di percorso per i rossoazzurri. A fare la differenza, in un contesto di progressivi e costanti miglioramenti, la logica del turnover. Finora l’allenatore del Catania Pino Rigoli ha frequentemente fatto ricorso alla rotazione dei giocatori in campo, modificando anche il sistema di gioco quando necessario.

4-4-2, 4-2-4, 4-3-3, 4-3-1-2, 4-1-4-1 sono varianti tattiche ben note a Rigoli che ha concesso l’opportunità di giocare un po’ a tutti i calciatori presenti nella Prima Squadra. Chi ha avuto una maggiore continuità di rendimento, chiaramente, è stato premiato con la riconferma nello scacchiere tattico. Fondamentale, poi, l’apporto fornito nel corso degli allenamenti. Chi dimostra di essere più in salute gioca, a prescindere dal livello di esperienza e dall’età.

Particolari segnali di ripresa stanno arrivando da Russotto e Scoppa, più volte criticati. Anastasi pareva destinato ad andare via a gennaio, invece si è guadagnato la riconferma attraverso le ultime convincenti prestazioni. C’è stato spazio anche per l’esordio del giovanissimo Giacomo Graziano. Il turnover funziona. Inserendo le giuste pedine sul rettangolo di gioco, il Catania continua a crescere e sviluppare un clima di sana competizione all’interno del gruppo.

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