SALA STAMPA: Messina – Catania, tutte le interviste del post gara

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Sala Stampa Torre del Grifo

PIETRO LO MONACO: “Noi siamo il Catania, non dobbiamo mai dimenticarlo. Faccio i complimenti ai ragazzi per l’atteggiamento assunto sul rettangolo di gioco e la prestazione offerta. Complimenti che rivolgo anche a mister Petrone che ha preparato e gestito bene il derby. In occasione del rigore, però, gli avevo detto che sarebbe stato meglio non farlo calciare a Pozzebon che ha fallito. Abbiamo comunque vinto ma (sorridendo, ndr) multerò Petrone. Voglio sempre vedere il Catania giocare con questo spirito in campo. Serviva una vittoria così”.

ANGELO REA (difensore Messina): “Al Catania abbiamo praticamente concesso una sola occasione vera e propria in area di rigore e siamo stati puniti. Non credo proprio che la nostra squadra abbia dimostrato appagamento, anzi avremmo meritato di vincere. Tante occasioni da gol create, Pisseri ha salvato spesso il risultato con ottimi interventi. Purtroppo ci siamo abbassati troppo dopo l’espulsione di Silva. Peccato perchè avremmo voluto dedicare la vittoria ai tifosi ed alla nuova proprietà. C’è molto dispiacere per non avere portato a casa un risultato positivo, ma dalla prossima settimana lavoreremo e lotteremo per battere il Monopoli”.

MARIO PETRONE: “Mi auguro che questa gara sia uno spartiacque per i giocatori tra il passato ed il futuro. Abbiamo lavorato con grande applicazione ed intensità durante la settimana, ci tenevamo a preparare il derby nel migliore dei modi. C’è voglia di emergere nei ragazzi e nella società, era importante dare un segnale forte. Si è parlato molto attorno a noi in questi giorni, abbiamo preferito concentrarci esclusivamente sul lavoro. Sono ancora più convinto di avere fatto bene ad accettare di allenare il Catania. A Messina sono arrivati tre punti fondamentali per il nostro percorso, adesso però serve dare continuità ai risultati. Ho visto l’atteggiamento giusto e spirito di sacrificio da parte della squadra dopo l’espulsione di Gil. Il gol di Barisic e la mia corsa fino al Settore Ospiti? Non ricordo nemmeno la dinamica, so solo di avere esultato con il cuore. Barisic è un ragazzo veloce ed agile, serviva gamba in quei frangenti e sono contento che il cambio abbia prodotto i frutti sperati. Russotto? Grandissima prestazione la sua, ma bravi tutti. Nel calcio bisogna osare. E’ il nostro credo. Vittoria dedicata alla famiglia Catania”.

DIOGO TAVARES: “Gli episodi hanno avuto la loro incidenza nell’economia del derby. Era una partita speciale, carica di emozioni. L’abbiamo impostata ed interpretata nel modo giusto. Non è stato facile assorbire la situazione che ha portato al gol del momentaneo vantaggio messinese, anche perchè il rigore in favore del Messina non c’era. Abbiamo cercato di mantenere alta la concentrazione fino alla fine, siamo stati bravi a completare la rimonta portando a casa i tre punti nonostante l’inferiorità numerica. Il lavoro paga, ogni giorno assimiliamo qualcosa di più relativamente alle idee ed ai meccanismi di gioco richiesti dal mister. Vincere a Messina è stato importante per la città e premia l’atteggiamento adottato dalla nostra squadra. Adesso puntiamo a ricercare continuità sul piano delle prestazioni. Perchè attraverso queste i risultati arrivano e muoviamo la classifica”.

ANDREA RUSSOTTO: “Il gruppo ha dato conferme sul piano della solidità e della compattezza. Abbiamo vinto una gara particolare e non era facile riuscirci giocando per lunghi tratti dell’incontro in inferiorità numerica. Significa che alla base c’è carattere e personalità. Sappiamo di potere fare bene se maturiamo la consapevolezza di essere in possesso di mezzi e qualità rilevanti. Dobbiamo proseguire verso questa direzione, domenica ci attende una gara non facile e dovremo prepararla altrettanto bene in settimana”.

MAKS BARISIC: “Venivamo da due risultati deludenti in campionato. Il derby rappresentava l’occasione giusta per ripartire ed è arrivato un risultato importante lungo il nostro cammino vincendo una gara particolare. Ho realizzato il gol dell’ex, avevo tanta voglia di giocare ed il mister mi ha concesso l’opportunità di farlo. Faccio parte di un grande gruppo, nel reparto offensivo il Catania ha tanta qualità ed è un piacere lavorare con questi compagni. Se cresco professionalmente il merito è anche loro, che mi aiutano a migliorare. E’ un successo che restituisce serenità”.

ROSARIO BUCOLO: “Abbiamo portato in alto il nome del Catania, disputando una grande partita contro tutto e tutti. Tre punti conquistati sfornando una prestazione da Catania. E’ la vittoria del gruppo, un successo sofferto ma non dobbiamo mollare la presa. Bisogna continuare su questa strada. Se non ci fosse stata l’espulsione di Gil il nostro vantaggio sarebbe maturato prima perchè eravamo molto carichi e lo abbiamo dimostrato sul campo. Pozzebon? Ha giocato in un contesto ambientale non facile ma ha superato positivamente il banco di prova”.

CRISTIANO LUCARELLI (allenatore Messina): “Meritavamo di vincere. Ho sbagliato io non sostituendo Silva. L’episodio dell’espulsione è stato determinante, ha dato nuova linfa al Catania. Siamo stati padroni del campo per 74 minuti, si sarebbe trattato di una vittoria meritata. Sono arrabbiato perchè il Catania non aveva mai tirato in porta, volevamo a tutti i costi fare bottino pieno per i nostri tifosi. Avremmo dovuto sfruttare meglio la superiorità numerica e siamo stati penalizzati dalle condizioni del terreno di gioco. Sembrava una gara di pallanuoto. Nella ripresa Milinkovic ha sfondato frequentemente la difesa del Catania, poi ristabilendo la parità numerica in campo la partita è cambiata favorendo gli avversari. Comunque la mia squadra ha offerto una prestazione importante, dobbiamo essere più concreti. Il ‘dio pallone’ ci ha puniti. Il derby sembrava in pugno ma io so bene che nel calcio non si può mai dare niente per scontato. Purtroppo siamo in credito con la dea bendata. Speriamo di vincere qualche volta come ha fatto il Catania oggi, raccogliendo più di quanto seminato. I rossoazzurri hanno conquistato punti che alla fine avranno un peso”.