PADALINO: “Abbiamo difetti ma non li svelo. Catania singolarmente forte, ma…”

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Pasquale Padalino

Conferenza stampa di Pasquale Padalino, allenatore del Lecce, quando si avvicina il confronto di campionato con il Catania. Queste le parole di Padalino evidenziate da TuttoCalcioCatania.com:

“Abbiamo la massima considerazione dell’avversario, soprattutto di questo Catania che, a prescindere dalla classifica, dal momento attraversato e dai punti di penalizzazione, sicuramente non sarà semplice da affrontare. Anche perchè i rossoazzurri possiedono una rosa di rilievo, con calciatori in grado di giocare anche in categorie superiori. Vedi Scoppa, Biagianti, Pisseri, Bergamelli, Pozzebon. Singolarmente qualsiasi tecnico vorrebbe allenare questo tipo di giocatori. Poi conta molto l’intesa tra di loro, spesso il Catania ha cambiato modulo e stile di gioco. Evidentemente un pò di confusione c’era, vedendo la situazione dall’esterno. Ai nastri di partenza il Catania era annoverato tra le prime della classe. Ha perso molti punti anche con compagini cosiddette ‘piccole’. Non conosco le nuove decisioni del tecnico etneo, non ho riferimenti. Io darei priorità ad alcune cose piuttosto che altre, se fossi al posto di Giovanni Pulvirenti”.

“Punteremo a rafforzare la nostra identità di squadra ed all’organizzazione di gioco, continuando a portare avanti il progetto. Noi a volte ci complichiamo la vita da soli quando non giochiamo con la giusta concentrazione. Mancano dieci partite importanti alla fine del campionato. Il nostro compito è quello di pensare che il match col Catania sia quello di maggiore rilievo rispetto agli altri impegni. Non dovremo accontentarci, cercando di evitare qualche episodio che a Francavilla si è rivelato controproducente. Mi aspetto una maggiore attenzione”.

“Noi siamo sempre stati pronti a rialzarci immediatamente nei momenti in cui si rendeva necessario reagire. Adesso sarei anche disposto a rinunciare ad una buona prestazione preferendo incamerare punti ed avendo la forza mentale adatta per il raggiungimento dello scopo. Qui entra fortemente in gioco l’aspetto psicologico. Dobbiamo essere disinvolti, essere cattivi nella ricerca del risultato al di là delle difficoltà oggettive”.

“Mancosu è un giocatore di peso, come può esserlo Costa Ferreira oppure Maimone o Tsonev. Mancosu ribalta l’azione in pochissimo tempo, mentre gli altri giocatori possiedono caratteristiche differenti ma sono in grado di sostituirlo nel migliore nei modi. I ragazzi si allenano sempre al meglio, non hanno mai dato segnali di cedimento. Chiaramente quando perdi 2-3 elementi di rilievo potresti in parte risentirne, non ci sarà nemmeno Torromino, però sono sereno”.

“Io mi sento fiero di allenare un gruppo di ragazzi per bene. La rosa del Lecce ha grande qualità, inoltre i miei giocatori non mollano mai. Fra di noi non c’è mai stata una polemica, non esistono personalismi nella nostra squadra. Sicuramente abbiamo anche dei difetti ma farei a meno di menzionarli, giusto per non fornire vantaggi agli avversari”.

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