BIANCO (Siracusa): “Fase di metamorfosi per il Catania, ma può arrivare al vertice. A Reggio meritava di vincere. Noi in crescita. Non esistono gare semplici”

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Paolo Bianco

Paolo Bianco, ex difensore del Catania ed attuale allenatore del Siracusa, parla dei valori del girone C di Serie C, della squadra di Cristiano Lucarelli e del campionato fin qui molto positivo disputato dagli aretusei. Lo fa ai microfoni di Corner. Ecco quanto evidenziato dalla nostra redazione:

“La nostra vittoria di sabato? Il Francavilla è molto forte fisicamente, una squadra ben messa in campo. Noi abbiamo disputato il migliore primo tempo della stagione ed avremmo potuto segnare qualche gol in più, rischiando di compromettere la gara per non avere chiuso sul 2-0. Ci hanno messo sotto pressione nel secondo tempo, ma siamo riusciti a reggere il confronto soprattutto fisico”.

“Il Catania? l’ho abbiamo affrontato quando veniva da cinque vittorie consecutive senza subire gol. Poi ha vinto anche a Siracusa, possiede le carte in regola e le qualità per arrivare al vertice. I rossoazzurri, comunque, non hanno mai portato a casa vittorie dominando. E le avversarie hanno sempre creato palle gol. Ogni gara nasconde molte insidie. Leonzio e Reggina hanno messo in difficoltà anche altre squadre”.

“Non è semplice fare pronostici adesso. Noi siamo in continua crescita. Dal mio punto di vista non meritavamo di perdere col Catania. Al termine di quella partita, dissi ai ragazzi che, ripetendo la prestazione evidenziata nel derby, nove gare su dieci le avremmo vinte. In questa fase il Catania ha una metamorfosi, spero che lo stesso non accada alla mia formazione. Comunque se produci tanto, e la squadra di Lucarelli lo ha fatto nel primo tempo di Reggio, alla lunga le vinci le partite”.

Il Lecce è molto attrezzato. Auteri è uno dei migliori tecnici della C, allena il Matera che è la squadra che più ci ha messo in difficoltà finora. Anche se abbiamo giocato su un campo al limite della praticabilità, inoltre loro hanno vinto sfruttando episodi da palla inattiva. Bisogna cercare di sfruttare eventuali passi falsi delle dirette rivali lungo il percorso. Non esistono gare facili in questo campionato. La corsa è fondamentale in tutte le categorie, in C soprattutto conta mantenerla con continuità.

“Bogdan è un giocatore strutturalmente importante, ha personalità ed è dotato di un potenziale notevole. Non è semplice mostrare personalità in una piazza calda come Catania. Lo so bene anch’io. Non tutti i giocatori rendono al meglio delle loro possibilità in determinati ambienti. Molto spesso il carattere e la personalità del calciatore fanno la differenza in campo”.

“Noi allenatori dipendiamo molto dai risultati, purtroppo. I giudizi, spesso, non sono legati al lavoro svolto ma all’esito finale delle partite. Il Catania a Reggio Calabria avrebbe meritato di vincere, eppure sono emerse critiche da stampa e tifosi. Io, da allenatore, devo guardare oltre ed essere equilibrato”.

“Con quali ex compagni di squadra a Catania mi sento ancora? Paradossalmente con Giovanni Marchese non siamo riusciti neanche a salutarci sia nel pre che nel post-gara del derby. Ci conosciamo dai tempi di Treviso. Sento ancora Ciro Polito, Fabio Caserta, ogni tanto Roberto De Zerbi ed Armando Pantanelli, Orazio Russo con molto piacere”.

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