SPINESI (Esclusiva): “Ripa, nessuna crisi. Vi spiego la differenza tra Catania e Lecce. Addio Coppa Italia? Conta il campionato…”

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Giuseppe Mascara e Gionatha Spinesi

Venerdì pomeriggio, ai microfoni di Radio Studio Italia, è intervenuto l’ex attaccante del Catania Gionatha Spinesi. Spazio per alcune riflessioni sul rendimento di Francesco Ripa, il duello Catania-Lecce per il primo posto ed altre curiose considerazioni.
Ecco quanto evidenziato IN ESCLUSIVA da TuttoCalcioCatania.com, sia in formato testuale che audio:

Ripa fatica a metterla dentro con continuità, come valuti il suo momento?
“Deve anche essere messo in condizione di segnare. Non lo vedo in crisi. Vero è che dalle punte ti aspetti sempre che vadano a segno e che il Catania stia creando molto nelle ultime partite, ma penso che Ripa non stia facendo niente di meno rispetto agli altri attaccanti in rosa”.

Catania più forte del Lecce, oppure la classifica attuale è veritiera?
“Il Catania vanta l’organico più forte del campionato, ma il Lecce porta avanti un progetto da 3-4 anni. Torromino e Di Piazza sono giocatori molto forti per la categoria, hanno amalgama. Per il Catania è più difficile l’integrazione dei calciatori, anche se col 4-3-3 pare abbiano trovato la quadratura. In questo momento i salentini hanno qualcosa in più in termini d’esperienza ed abitudine a giocare insieme”.

Lecce raggiungibile, oppure rischia di scappare?
“Oggi il Lecce ha 5 punti di vantaggio ed un calendario probabilmente favorevole nelle partite che concludono il girone d’andata. Se in questa fase i salentini dovessero ulteriormente incrementare il vantaggio, penso che difficilmente il Catania li raggiungerebbe. A meno che non ci sia un crollo fisico e mentale dei pugliesi. Certo, se il Catania dovesse mantenersi in scia per il Lecce potrebbe essere dura avere sempre il fiato sul collo dei rossoazzurri, che potrebbero trarne vantaggio nel girone di ritorno”.

Al di là dell’esperienza e dell’amalgama, in cosa il Lecce dimostra di essere superiore, in questo momento, al Catania?
“Dall’inizio del campionato ad oggi, il Lecce dimostra che, se vuole fare risultato, lo fa. Io ho parlato con diversi giocatori che hanno già incontrato il Lecce e tutti mi dicono che i salentini possiedono questa capacità di risolvere le partite se lo vogliono davvero. Poi nel calcio può succedere di tutto. Magari a marzo/aprile il Lecce accuserà un cedimento, chissà”.

A prescindere dall’affetto per il Catania, se tu oggi fossi allenatore e dovessi scegliere chi guidare tra i rossoazzurri ed i giallorossi, per quale squadra opteresti?
“Senza dubbio sceglierei in prospettiva di guidare il Catania che, nel tempo, si rivelerà superiore al Lecce. Anche perchè, salendo di categoria, il Catania avrebbe un potenziale notevole per la B. Magari nella seconda parte del campionato la squadra di Lucarelli diventerà imbattibile perchè ne ha i mezzi. A parte Catania, Lecce e Trapani vedo un girone C mediocre”.  

Delusione per l’eliminazione dalla Coppa Italia Serie C?
“Ben venga il saluto alla Coppa Italia se poi vinci il campionato, l’obiettivo principale è la promozione. Quando salì in A col Catania, ricordo che perdemmo in Coppa Italia contro il Pisa che militava in C. Un precedente che può essere di buon auspicio adesso che il Catania punta al salto tra i cadetti”.

Gionatha, torneresti al Catania a ricoprire un ruolo nello staff?
“Potrei fare tutto come potrei far niente. Il calcio per me è stato tutto, so cosa vuol dire fare parte di un gruppo, so di cosa i giocatori hanno bisogno perchè sono stato calciatore anch’io. Lavorare all’interno di uno staff tecnico, però, non è facile. In futuro vedremo. Adesso non penso che ci siano i presupposti per tornare”.

Si ringrazia Gionatha Spinesi per la gentile concessione dell’intervista.

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