ESCLUSIVA – RAIMONDI: “Ho giocato anche nel Matera ma domenica tifo Catania. Piena fiducia in Lo Monaco e Ripa. Quella sconfitta di Pisa…”

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Davis Curiale
L'attaccante del Catania Davis Curiale, autore di una doppietta contro il Bisceglie, raccoglie l'abbraccio dei compagni.

Ai microfoni di TuttoCalcioCatania.com, rispondendo telefonicamente alle domande del nostro Direttore, Livio Giannotta, รจ intervenuto Aldo Raimondi, ex calciatore che ha indossato anche le casacche di Catania e Matera. Raimondi ha totalizzato una cinquantina di presenze nelle rispettive squadre, ci riferiamo al periodo degli anni ’70-80.

Aldo, quali ricordi conservi della piazza rossoazzurra?
“Con questa telefonata mi fai tornare indietro di oltre una trentina d’anni. Il ricordo di Catania รจ molto bello ma sonoย un pรฒ triste per non avere vinto il campionato, perdendo a Pisa una partita che meritavamo di stravincere. Eravamo veramente la squadra piรน forte del campionato di C1. Probabilmente ci ha punito qualche episodio ed abbiamo avuto un calendario sfortunato perchรจ nelle ultime domeniche ci capitaronoย gliย scontri diretti. Questo aspettoย fu penalizzante. I ricordi di Catania sono stati molto importanti per la mia formazione e responsabilitร . Catania mi ha fatto rendere conto che il calcio lo devi vivere dentro, non solo in funzione del risultato. Poche piazze riescono a darti questo. Bello anche il contatto con la gente. Io adesso abito a Salerno, mi sono trasferito qui da ragazzo con la famiglia. Pure a Salerno i tifosi sono molto focosi, perรฒ possiedono due facce. A Catania invece no. Se non va bene qualcosa te lo dicono subito. Se dimostri che dai tutto in campo, Catania sa riconoscerlo. Personalmente ho sempre dato il massimo per i colori rossoazzurri. Sono rimasto molto impressionato. Ho giocato in tanti posti, perรฒ quello che dร  Catania รจ davvero trascinante. I tifosi mi stimavano per quanto prodotto in campo, capendo anche i momenti difficili. Ci stavano vicini. Catania mi รจ rimasta dentro”.

Ti รจ capitato di fare ritorno a Catania?
“Negli anni hoย gestito attivitร  commerciali a Matera, poi mi sono trasferitoย a Salerno. Negli ultimi dieci anni mi sono occupato di rappresentanze di prodotti tecnologici. Il tempo perย scendere giรนย veniva a mancare ma l’ho fatto due volte per un matrimonio,ย ritrovandoย anche dei cari amici facendo il compare di nozze. Parlo di vent’anni fa. Le amicizie sono rimaste. Pochi amici ma buoni, ci sentiamo ancora. E sento praticamente tutti iย compagni di squadraย dell’epoca. Nino Leonardi, Morra, Cantone, Rappa, Ciceri, Malaman… e non รจ facile nel nostro ambiente”.

Hai giocato anche tra le fila del Matera. E Domenica si giocherร , al “Massimino”, proprio Catania-Matera…
“Io ho giocato per due anni a Matera. Ho vissuto lรฌ per tanto tempo, la mia ex รจ di Matera, i figli sono nati lรฌ ma domenica faccio il tifo per il Catania. Il pubblico materano รจ un pรฒ freddino e rilassato, non ti dร  lo stesso calore di Catania. I tifosi del Matera sentono il calcio fino al 50%, non vanno mai oltre questa percentuale. Il Presidente Columella dopo tre anni che ha speso tanti soldini probabilmente ha tirato un pรฒ i remi in barca, perรฒ Auteri conosce il calcioย e la categoria, riesce sempre a fare la differenza con il materiale a disposizione. E’ propenso ad attaccare sempre con il 3-4-3, conserva un assetto tattico ottimale e ben organizzato. Il Matera lotterร  sicuramente per i Play Off. Sarร  una gara giocata a viso aperto dalle due squadre, mi aspetto tanti gol. Spero ne segni di piรน il Catania”.ย 

C’รจ il rischio che la sconfitta di Trapani lasci qualche strascico?
“Non penso che lascerร  strascichi. La squadra รจ stata fatta bene. Lo Monaco รจ un napoletano, ha allestito una rosa di categoria. Tiene sempre i giocatori sulla corta, facendoli rendere al massimo. Se vuoi vincere il campionato non devono essere presenti strascichi, nรจ devi pensarci. Altrimenti qualcosa non va. Puรฒ capitare la giornata storta, anche la seconda. Poi devi reagire. Al Catania รจ giร  successo di perdere due partite consecutive, in seguito ha inanellato una serie di cinque successi diย fila. Nelle difficoltร  emergono i valori di una squadra. Ho grande fiducia in Lo Monaco e l’ho conosciuto ai tempi della Serie D. E’ uno che il calcio lo conosce molto bene. Se serve qualcosa sul mercato, Lo Monaco non si tirerร  indietro”.

Quando si deciderร  il campionato e quali aspetti risultano determinanti per vincerlo?
“Il campionato si decide sempre in primavera, quando iniziano i primi caldi. Anche seย ormai le mezze stagioni non esistono piรน perchรจ il caldo scoppia all’improvviso ed รจ ancora peggio. La soliditร  difensiva รจ determinante per ripartire. Ti dร  morale, forza fisica e nervosa per rimetterti subito in carreggiata. Soprattutto dopo una sconfitta nel derby. S’impara anche dalle sconfitte. Quattro sconfitte sono tante ma il Catania ha ottenuto ancheย molte vittorie e pareggiato raramente. Meglio sempre attaccare. Del resto attaccando ti stai anche difendendo perchรจ la palla ce l’hai comunque tu. La migliore difesa รจ l’attacco, assolutamente. Il pareggio adesso รจ una mezza sconfitta. Conta piรน d’ogni altra cosa non prendere gol e giocare sempre per vincere, sia in casa che fuori. Questo il Catania ce l’ha nelle corde. Il fattore ambientale, inoltre, puรฒ contare. Il calcio si รจ molto equilibrato oggi, perรฒ anche quello influisce. Soprattutto nelle grandi piazze. Non c’รจ piรน il timore reverenziale di una volta, ma in alcune cittร  il fattore ambientale conta ancora. Ad esempio in una piazza come Catania. Puรฒ, comunque, essere un’arma a doppio taglio perchรจ se le cose non vanno, magari, si crea depressione. Personalmente preferisco avere costantemente le pressioni. Troppo bello per me giocare a calcio”.

Ha subito qualche critica di troppo l’attaccante Francesco Ripa. Il Catania fa bene ad aspettarlo secondo te?
“Ripa fa i gol di professione ovunque. Merita fiducia per questo. Si sbloccherร  tranquillamente, bisogna solo aspettarlo. La porta la vede sempre. Poi se arrivasse una nuova punta a gennaio che dia stimoli ulteriori a Ripa, sarebbe ancora meglio in termini di rendimento del giocatore”.

In cosa รจ cambiato il calcio rispetto a 20-30 anni fa?
“Ai tempi della mia esperienza alle pendici dell’Etna era nata l’usanza delle pagelle dei giornalisti. Pagelle che ci martirizzavano per tutta la settimana. Perรฒ era un calcio molto diverso, piรน genuino. Mi รจ un pรฒ scaduto il calcio di adesso, dico la veritร . Perchรจ ritengo che tanti colleghi giochinoย soprattutto per un discorso economico, non per la maglia. Si comportano diversamente. C’erano un’unione diversa ed ingaggi differenti rispetto al calcio odierno. Il buon Massimino per darci una lira… (ride, ndr) perรฒ pagava sempre regolarmente gli stipendi. E’ cambiato anche quello che dai in campo. Ai miei tempi i giocatori eravamo sempre uniti, dopo la partita ci vedevamo con le proprie mogli e fidanzate. A prescindere dal risultato finale. C’era questo senso d’appartenenza oggi carente. Adesso senza offesa per i procuratori, che fanno il proprio lavoro, per alcuni aspetti hanno un pรฒ inquinato l’ambiente nella crescita dei ragazzi.ย Lo spirito di sacrificio non appartiene a tanti giovani di adesso”.

Si ringrazia Aldo Raimondi per la gentile concessione dell’intervista.

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