LUCARELLI: “Guardiamo il bicchiere mezzo pieno, serve equilibrio! Lasciate stare i ragazzi, più di lavorare 24 ore su 24 cosa dobbiamo fare?”

0
1377

Si sfoga l’allenatore del Catania Cristiano Lucarelli in Sala Stampa, rispondendo alle critiche ricevute. Lungo intervento del tecnico livornese, al termine della partita pareggia 2-2 contro il Cosenza. Queste le parole di Lucarelli evidenziate da TuttoCalcioCatania.com:

“Il tipo di avversario faceva pensare ad una gara non facile. Però anche oggi ho contato 6 occasioni da rete clamorose, poi abbiamo sbagliato tanti cross e spesso l’ultimo passaggio. Sapevamo che il Cosenza avrebbe concesso pochi spazio. E’ stata una gara giocata a specchio. Non volevamo dare punti di riferimento, nè noi che loro, avendo due difese tanto imponenti. Pensavamo a qualcosa di diverso cercando di attaccarli sugli esterni con Mazzarani a supporto di Curiale e Barisic largo sulla destra nel 3-5-2. Maks è stato il migliore in campo, sulla base di una scelta valutata in settimana per ridurre la pericolosità dell’avversario. Quando si va sotto di due gol in casa, con tutto il passato che ci portiamo dietro, sicuramente non era facile recuperarla. Grande merito comunque ai ragazzi per essere riusciti a rimediare una gara che sembrava un film già visto, siamo stati bravi a recuperare”.

“Io sono molto sereno perchè il Catania ha già fatto più punti dello scorso anno. Se c’è una squadra che costa dieci volte il Catania e continua a vincere le partite, dobbiamo solo fare i complimenti. Noi abbiamo perso delle gare importanti in casa, ma abbiamo compensato fuori con eccellenti risultati. Stiamo viaggiando a livelli impressionanti. Noi daremo battaglia fino alla fine. Se poi il Lecce avrà vinto il campionato, gli stringeremo la mano. Da più anni preparano la vittoria del torneo. Sono partiti in C1 con Giacomazzi e Chevanton cinque anni fa. Ogni anno fanno pochi innesti mirati. Penso a Moscardelli, Miccoli, migliorando sempre la rosa con giocatori di spessore. Noi per la prima volta ripartiamo ma siamo ancora attaccati a loro, mancano 12 partite. Mi piacerebbe vincere facile ma ci sono anche gli avversari nel calcio. Siamo riusciti a dare una dignità in trasferta a questa squadra. Se l’aspettativa era che il Catania facesse 108 punti, mi dovreste fare mandare via. Sparatemi. La storia rossoazzurra la conosciamo, il Catania meriterebbe sempre di fare anni di Serie A e giocare le Coppe europee. Ma la realtà è la C”.

“Io sto cercando di dare identità, appartenenza. Non buttiamo all’aria tutto quel che si è fatto. Qua c’era il terremoto, ci siamo messi tutti insieme a lavorare verso un’unica direzione. Il Lecce è stato ridicolo nei primi 60 minuti contro di noi, eppure non ho sentito fischi in quei momenti e tutto l’ambiente era compatto. Qui, invece, si vede sempre il bicchiere mezzo vuoto. Il Catania è in C, ho fatto una scommessa rifiutando di allenare in categorie superiori perchè io mi sento l’unico ad avere le palle per effettuare delle scelte. Serve equilibrio. Ogni tanto a questi ragazzi date una pacca sulle spalle se si sbaglia un passaggio. Sto cercando di curare l’ansia da prestazione. In trasferta abbiamo fatto qualcosa di molto diverso rispetto al passato. Magari in casa non siamo un rullo compressore, ma qualche passo falso lo abbiamo rimediato. Se no è tutta merda. Io mi sono sempre messo in gioco, con umiltà. Tuttora Catania è una bella sfida. Più pensate che il Lecce scappi, più mi arrapa questa lotta. Volete distruggere tutto? C’è qualcuno che mi offende sempre? Va bene, fucilatemi ma lasciate stare i ragazzi che stanno facendo un grandissimo campionato. Le Curve ci stanno sempre vicine, non il resto dello stadio. Anch’io voglio abbandonare questa categoria. Secondo voi c’è qualcuno che non lotta per la B in casa nostra? Io sono ospite a Catania, posso anche non essere gradito ma non è un problema”.

“Ci si rende conto di quel che stiamo facendo? Purtroppo il Lecce non perde un colpo, cosa si deve fare più di adesso? Si può sempre migliorare, trovare delle soluzioni, certo. Ma ogni tanto guardiamolo il bicchiere mezzo pieno. In questo gruppo c’è gente che guadagna 1.500/1.600 euro al mese, non cifre astronomiche. Un minimo di ansia e preoccupazione è umana. Abbiamo preso due gol stupidi che hanno condizionato fortemente la partita, ma cosa faccio? Li ammazzo? E’ un brodino questo pareggio, però avere recuperata la partita conta ugualmente tanto per me. Insistiamo, non molliamo, facciamo sentire il fiato sul collo fino a quando la matematica non ci darà torto. Questo è amare il Catania. Io posso anche andare a casa, ma un mio eventuale successore in panchina si ritroverebbe sempre nella mia situazione. Troveremo difficoltà con tutti. E’ normale. Forse non stiamo simpatici a tanti, quindi le avversarie qua danno il 110%. Io ho sempre detto di volare bassi, conosco pregi e difetti dei ragazzi. Ogni settimana preparo le gare cercando di non fare emergere difetti e valorizzando i nostri pregi. Siamo sempre gli stessi giocatori, ma in trasferta non avvertiamo la medesima pressione. Lavoriamo 24 ore su 24, più di mettere la mia esperienza a disposizione della squadra non posso fare. Non rubo soldi”.

***CLICCA QUI per mettere MI PIACE alla nostra pagina Facebook***