MARTINEZ: “Io, portiere nato centrocampista. Catania scommessa personale”

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Miguel Martinez

Miguel Martinez, portiere del Catania, svela stati d’animo e curiosità nel corso della trasmissione Piacere Calcio Catania, in onda su Ultima Tv. Ecco le parole di Martinez evidenziate da TuttoCalcioCatania.com:

“Catania è molto simile alla Spagna. Mi sono trovato subito molto bene, la gente è calorosa. In Spagna avevo ricevuto varie offerte e qualcun’altra in Italia, ma mio padre mi ha consigliato senza esitazione di sposare il progetto rossoazzurro. Sono qui anche per una scommessa personale. Aspetto il momento giusto per emergere. Com’ero da piccolo? Io ho iniziato a giocare da centrocampista, stesso ruolo del papà. Veramente monello, distruggevo la casa. Per questa ragione mi hanno sempre affibbiato tanti soprannomi, rappresentavo un problema”.

“Quando ho capito di fare il portiere? Un giorno mancava il portiere in campo, allora giocai io a difesa dei pali parando di tutto. Meglio la cucina spagnola o italiana? La cucina spagnola mi piace tantissimo ma preferisco quella italiana. Gradisco la paella di pesce e pollo in Spagna, la pasta alla norma rigorosamente con ricotta salata ma anche la pizza in Italia. Quando posso, mangio tutto”.

“Passioni particolari? Sono un appassionato di tennis, mia sorella ha disputato campionati importanti. Se sono scuola Nadal o Federer? Nadal. Cinema? Rapporto molto buono. Seguo tanti film, chiedete anche a Di Grazia. Mi piacciono le emozioni che trasmettono. A volte è scesa anche qualche lacrimuccia, lo confesso. L’attore preferito è Will Smith. Il mio cuore per chi batte? Al momento non sono fidanzato, non ho trovato la donna giusta. Idolo da bambino? Fernando Torres, tuttora lo è. E’ un ragazzino di Madrid che è cresciuto fino ad effettuare il grande salto. Mi piacerebbe conoscerlo di persona. Speriamo di farlo al più presto”.

“Io sono tifoso dell’Atletico Madrid. Quando venne a Torre del Grifo il figlio di Simeone, gli ricordai di non dimenticare assolutamente di salutarmi il ‘Cholo’. Cosa farò da grande? Sto studiando scienze sportive e fisioterapie. Gestiamo una piccola polisportiva in Spagna nella zona di Madrid con 800 bambini, dove sono cresciuto. Vorrei portare avanti questo progetto e migliorare tante cose. Ultima giornata di campionato, cosa farei nei minuti finali su un ipotetico rigore avversario con il Catania in vantaggio per 2-1 parandolo? Correrei esultante sotto la Curva togliendomi la maglia, sicuramente impazzirei”.

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