LO MONACO: “Lecce tecnicamente non superiore al Catania. Tirare fuori l’orgoglio! Tifosi siano numerosi fino a Pescara, mental coach ci aiuteranno”

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Intervistato dal quotidiano La Sicilia, l’Amministratore Delegato del Catania Pietro Lo Monaco sprona i giocatori a dare tutto ai Play Off per provare a centrare la promozione in Serie B. Ecco quanto evidenziato da TuttoCalcioCatania.com:

“Lecce? Non abbiamo approfittato delle poche pause che hanno avuto. Tecnicamente le due squadre si equivalgono, ma guardiamo adesso avanti perchè nessuno può negare che il Catania abbia disputato un ottimo campionato in cui sono stati ottenuti risultati lusinghieri. I 70 punti, le dieci vittorie fuori casa, i 65 gol totali realizzati, il migliore, Curiale in vetta alla classifica cannonieri, in 19 che sono riusciti a centrare il bersaglio, la forza della difesa. Sono dati e numeri reali e significativi, non me l’invento certo io”. 

“Ho sempre detto che non vogliamo lasciare nulla d’intentato, la società farà tutto il possibile per conquistare la promozione e non intende mollare. I mental coach potranno aiutare la squadra e li abbiamo chiamati subito perchè per esperienza personale io so che i Play Off sono sono un ‘altro’ campionato in cui può succedere di tutto. Occorre che tante componenti risultino favorevoli. Dalla prima partita all’eventuale finale, i Play Off sono un terno al lotto e nella maggior parte dei casi non viene premiata la squadra più forte”. 

“Favorite ai Play Off? Non me la sento di fare nomi, saranno battaglie in cui bisognerà esprimersi al massimo ed essere assistiti anche da quel pizzico di fortuna che non guasta mai. Prepariamoci con impegno e la giusta carica emotiva ben determinati. Ho parlato chiaro ai ragazzi: dovete dare il massimo. Il sostegno dei tifosi? Li aspetto numerosi, dovranno essere anche questa volta il nostro dodicesimo uomo in campo fino a Pescara. Voglio vedere tribune e spalti stracolmi. Ai ragazzi ho raccomandato di non deludere e tifare fuori l’orgoglio. Io sono tornato qui per riprendere quel che è andato perduto. Poi potrò andare in pensione”.

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