lunedì, 16 Giugno 2025
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CRISCITIELLO: “Juve B con Pisa o Catania da far venire il mal di testa…”

Michele Criscitiello, direttore di Sportitalia, torna sul tema dell’introduzione delle seconde squadre in Italia. Ecco un estratto del pensiero di Criscitiello attraverso l’editoriale curato per tuttomercatoweb.com:

“Oggi le seconde squadre non si possono fare. Vi sembra il caso che, al 2 luglio, una squadra di C non abbia un allenatore, un calciatore e non abbia fatto ancora l’iscrizione al campionato? Senza sapere dove giocare alla domenica e senza sapere regole certe. Già l’idea di mettere la Juve B nel girone con Pisa o Catania ci fa venire il mal di testa, figuriamoci senza regole chiare dove finiremo. Prendetevi un altro anno e se tutti insieme partorirete un’idea sana, allora, saremo i primi ad appoggiarla. Il discorso seconde squadre ci concede la possibilità di parlare di serie C”.

“Gravina, in questi anni, ha cambiato il mondo della C e il sistema stesso. Ha portato novità, ha vinto la sfida dei play off e ha ridato visibilità ad un campionato abbandonato al suo destino. Il lavoro di Gravina, fin qui, è stato eccezionale. Certamente ci sono molte cose da sistemare: dai casi Modena e Vicenza alle iscrizioni ai campionati. Gravina dovrebbe cambiare alcune regole e fare un piano economico sostenibile per i club. Altrimenti si ammazza il bimbo nella culla. 60 società sono troppe in C. Meglio 2 gironi da 20 e più soldi a 40 società, anziché le briciole per 60”.

“Troppo cara l’iscrizione al campionato (150.000 euro), troppo alta la fidejiussione da garantire (350.000 euro), troppo pochi i 500-600 mila euro distribuiti ai club. Bisogna riparametrare tutto. Anche i ripescaggi così non hanno senso. Un milione serve solo per partire. Se un club arriva dalla B è un conto ma se uno arriva dalla serie D è morto prima di scendere in campo. Così non ci saranno mai le favole di un tempo. Di miracoli Renate ne esistono sempre meno e la Lega dovrebbe distribuire maggiori risorse ai club. 60 società, lo ripetiamo, sono tante. Gravina lavora e indovina quasi tutto quello che fa. Per questo confidiamo nelle sue novità”.

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