CURIALE: “Obiettivi segnare ancora di più e Serie A. Con Marotta c’era astio, ora grande feeling. Mio padre mi dà la forza dall’alto, Sottil non ci molla un secondo”

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Davis Curiale

Nel corso speciale di Ultima Tv dedicato al Calcio Catania, l’attaccante rossoazzurro Davis Curiale parla di passato ed obiettivi futuri. Ecco le parole di Curiale evidenziate da TuttoCalcioCatania.com:

“Se sono pronto per la Serie B? Ho fatto diverse stagioni in B, sono prontissimo a dare una mano anche ai compagni che non hanno ancora vissuto questa categoria. Quando ho capito di potere diventare un calciatore professionista? Un sogno che coltivavo da bambino. Sono cresciuto in Germania, mi sono messo sotto. Poi ho avuto la fortuna di andare in Prima Squadra a 16 anni a Campobello di Mazara, abbiamo vinto il campionato. All’epoca il Palermo mi ha visionato e spianato la strada per entrare in questo mondo bellissimo. Cosa significa per me la famiglia? Tutto. I miei erano emigrati in Germania per lavoro. Stavamo bene a parte il clima ed il cibo. La Germania è una nazione molto organizzata. A 14 anni ho perso mio padre ed abbiamo deciso di tornare in Sicilia. Sicuramente papà dall’alto mi ha dato una grande mano per il raggiungimento dei miei obiettivi”

“Marotta? Avevamo pure litigato durante la partita contro il Siena. C’era un pò di astio, giocavamo per qualcosa d’importante. Quando è approdato a Torre del Grifo, da subito si è capito che ci fosse grande feeling. Sono contento del suo arrivo, un giocatore che lotta anche tanto per la maglia. Ci sarà d’aiuto. E’ un attaccante completo, io e lui possediamo caratteristiche diverse. Con chi mi confido di più all’interno del gruppo? Con Aya, ma mi trovo bene con tutti i ragazzi. Da Lucarelli a Sottil cosa è cambiato? Il mister attuale non ci lascia liberi un secondo, ci sta addosso in qualsiasi momento per tirare fuori il meglio di noi stessi, Lucarelli ci concedeva maggiore libertà. Stiamo lavorando molto sull’intensità, invece lo scorso anno ci allenavamo di più sulle distanze lunghe. Con Lucarelli ho disputato la stagione migliore della carriera, comunque con Sottil siamo partiti bene già in Coppa e nelle amichevoli. Voglio fare un altro grande campionato”.

“Come sono caratterialmente? Dicono sensibile, simpatico, di cuore. Cerco di dimostrarlo coi fatti. Sono uno che non si arrende. Negli ultimi tre mesi anche con dolori sono sceso in campo regolarmente, ma il Direttore Lo Monaco mi sprona a fare sempre meglio. I miei gol più belli in carriera? Ne ho fatti tanti. Uno in rovesciata a Sambenedetto del Tronto, un altro a Trapani col Modena sempre in rovesciata. Qua contro il Siracusa è stato un gol importantissimo perchè venivamo dal 5-0 di Monopoli. A Frosinone ho segnato su scavino, la mia specialità. Quale gol avrei voluto fortemente realizzare? Contro il Siena ai supplementari speravo di fare il 3-1. A Napoli ricordo che in Coppa Italia con il Cittadella verso il 90′, a porta vuota, ho calciato alto dopo avere dribblato il portiere. C’era in palio la Juventus”.

“Emozione indescrivibile segnare un gol. Una liberazione di tutto quello che accumuli anche durante la settimana. Rinasci e ricavi un’energia positiva incredibile, qualcosa di molto bello che ti scatta dentro. Come si supera un momento difficile? Su questa cosa ci lavoro. Da quasi due anni ho conosciuto un Mental Coach che mi ha cambiato totalmente, eliminando tutto ciò che può condizionarmi o dare fastidio. Spesso mi aiuta lui. Ho imparato la tecnica, mi isolo da tutto, non leggo niente, mi godo la famiglia, ascolto la musica. Penso agli errori commessi ed a concentrarmi su come migliorare. Ero favorevole al Mental Coach quando lo ha ingaggiato il Catania, io ho continuato a lavorare con il mio personale. Penso che i Mental Coach possano dare una mano importante nel meccanismo della mente”.

“Cosa m’infastidisce di più in campo? Gli atteggiamenti di un singolo che magari vuole fare credere che l’errore sia stato di un compagno, invece bisogna essere sempre uniti e pronti ad aiutarlo. Mi piace, ad esempio, vedere due leader come Biagianti e Aya che incitano sempre e spronano gli altri a fare una corsa in più. Io sono come loro sotto questo profilo. Foggia-Catania? Non credo sia una partita giudicabile perchè ancora i nuovi non possono giocare. Aspettiamo un pò, ci sarà anche qualche assenza tra i ‘vecchi’ del gruppo. Lo Monaco ha allestito una squadra competitiva e può fare bene anche in B. Il Direttore non lascerà nulla d’intentato e farà sicuramente qualche acquisto di categoria perchè vorremmo disputare un bel campionato”.

“Obiettivo personale? Un giocatore deve avere sempre un obiettivo. Il mio è sicuramente superare la quota gol della scorsa stagione e poi, l’obiettivo di tutti i giocatori e l’ambiente, è quello di tornare in Serie A. Io non ci sono mai riuscito in passato per colpa mia e sfortuna, quindi il mio vero obiettivo è quello. Faremo di tutto per raggiungerlo, se non questo il prossimo anno”.

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