VASSALLO: “Vorrei giocare di più ma attendo il mio momento. In futuro resterei a Catania. Massimino emozionante, il gioco deve migliorare”

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Andrea Vassallo

L’attaccante del Catania Andrea Vassallo protagonista del consueto ‘Face to Face’ di Ultima Sport. Ecco evidenziate le parole più significative del giocatore, rimasto favorevolmente impressionato dall’atmosfera frizzante del ‘Massimino’ e che svela qualche retroscena:

“I miei trascorsi nella Primavera del Milan? Ho tuttora un bel rapporto con Manuel Locatelli, ogni tanto sento Calabria. Mi hanno allenato Inzaghi, Brocchi e Mihajlovic. Brocchi l’ho avuto per quasi tre anni. Inzaghi mi ha portato in Primavera quando io ero un allievo ma è con Brocchi che sono esploso nella Primavera. Quest’ultimo mi ha successivamente portato a Brescia, dove ho giocato poco ma è stata la mia prima esperienza nel calcio dei grandi in una piazza e categoria importante. Avere realizzato anche un gol in B è motivo di soddisfazione. Fu un gol carico di emozioni nella mia seconda gara tra i professionisti. Andai a segno sotto la Curva contro il Vicenza in quello che è da considerarsi quasi un derby per i tifosi bresciani”. 

“Adesso sono in prestito al Catania, via Bologna. Giocare qui è motivo di orgoglio. Sappiamo tutti il calore e l’importanza della piazza etnea ma, sinceramente, non mi aspettavo già ad inizio campionato di vedere quel pubblico contro il Trapani. Erano presenti in 13mila allo stadio, bellissimo. Purtroppo sono stato espulso e mi dispiace per l’ingenuità commessa ma ho pur sempre 20 anni, avevo troppa voglia di dimostrare. Con chi ho legato di più nel gruppo? Buoni rapporti con tutti, ma in particolare dico Pulidori. Abbiamo anche preso casa vicino. Inoltre Baraye con cui ho condiviso l’esperienza alla Carrarese. Come sto? Fisicamente bene. Anche i dati del GPS in allenamento dicono che per quanto riguarda il livello fisico sono abbastanza in salute. Poi è chiaro che più giochi e più acquisisci uno stato di forma ottimale”.

“Non parliamo di un Top Player tipo Cristiano Ronaldo, ma a me è sempre piaciuto da piccolo Mirko Vucinic. Il mio sogno era quello di giocare tra i professionisti prima o poi, all’inizio sai che è molto difficile ma quando arrivi in una Primavera importante come quella del Milan non puoi non cominciare a crederci. E’ molto più formativo fare tutta la trafila delle giovanili in rossonero. Inizi ad avere quella consapevolezza che ce la puoi fare. Mi allenavo anche con i grandi. Appena arrivava l’Ibrahimovic o il Balotelli della situazione eravamo tutti in ecstasy. Era anche uno stimolo, un emozione particolare”.

Silvio Baldini? Mi ha insegnato tanto. Alla Carrarese arrivai in ritiro un pò sfiduciato per non avere giocato tanto l’anno precedente a Brescia. Poi mi ha detto di vedermi giù e chiuso. Diceva di mandarmi a fare pugilato, lo fece sul serio. Dopo ha iniziato a farmi giocare e tuttora dice che io ho cominciato ad ingranare grazie al pugilato. Baldini ha saputo tirare fuori il meglio di me stesso. Ho fatto 7 gol alla Carrarese, realizzando bei gol da fuori anche con il sinistro che non è il mio piede. Seguo tutti gli sport. Ad esempio il tennis, se posso guardo la finale di Wimbledon. Oppure la Pallavolo, meno il basket. In ambito calcistico seguo con grande piacere il campionato di Premier League, il top”.

“Con quale sportivo di fama internazionale trascorrerei una serata? Mi piacerebbe conoscere Ibrahimovic. L’ho ammirato ma non conosciuto. E’ una persona che sembra un pò cupa ma secondo me si possono riscontrare cose veramente belle e particolari in lui. A chi mi ispiro? Ho già parlato di Vucinic ma cito anche Thomas Muller. E’ un pò un senza ruolo, un attaccante atipico, mi ci rivedo in qualche modo per caratteristiche. Magari, ovviamente, facessi una carriera come la sua. Quale ruolo preferisco adottare? A me piacerebbe tanto giocare seconda punta, però da quel che vedo gli allenatori mi considerano più un esterno offensivo. Ovviamente sono a disposizione del tecnico, io cerco di fare quanto richiesto nel migliore dei modi”.

“Come valuto l’avvio di stagione? Il gioco deve ancora migliorare. I risultati stanno arrivando ma possiamo e dobbiamo fare di più. Adesso ci attende Potenza, una trasferta difficile ma proveremo a fare meglio in termini di prestazione dopo Monopoli. Farebbe piacere a tutti giocare spesso, però sono giovane e so di dovere migliorarmi aspettando il mio momento. In ogni allenamento cerco di mettere in difficoltà il mister e rispetto le sue scelte. Sono qua anche per imparare dai più esperti perchè abbiamo tanti grandi giocatori in squadra. Spero di giocare il più possibile. Non conosco il futuro, sono sotto contratto con il Bologna. Non so precisamente gli accordi tra i due club. Se ci sarà la possibilità di rimanere qui, non disdegnerei. Catania è una bella città. Non sto avendo alcun problema ad ambientarmi. I miei genitori sono pure siciliani, mamma catanese e papà palermitano che fanno il tifo per me. Ho preso casa ad Aci Trezza. Mi piacciono le passeggiate fantastiche sul Lungomare oppure ai Faraglioni”.

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