ESCLUSIVA – Ciardullo (D.G. Rende): “Siamo diventati una bella realtà. Domenica ce la giocheremo. Catania, puoi ancora dare l’assalto alla Juve Stabia”

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Le parole del dirigente biancorosso ai nostri microfoni

ll Direttore Generale del Rende Giovanni Ciardullo è intervenuto in esclusiva per TuttoCalcioCatania.com. Focus sulla validità del progetto biancorosso portato sapientemente avanti in questi anni ma anche su alcune importanti tematiche legate al campionato di Serie C, alle ambizioni del Catania ed all’impegno di domenica sera allo stadio “Massimino”.

Il progetto Rende parte da lontano. Su cosa si fonda esattamente?
“Il nostro progetto parte dalla valorizzazione delle strutture, da una spiccata attenzione verso il mondo calcistico giovanile. Tecnici e Direttore Sportivo sono figure fatte in casa, cresciute con noi nel tempo. E’ successo con mister Trocini, Modesto, il D.S. Giovambattista Martino che non avevano esperienze importanti nei rispettivi ruoli. Poi abbiamo una persona avente un’esperienza trentennale che è Gagliardi, vecchia conoscenza del Calcio Catania peraltro. Fa scouting e supervisiona l’area tecnica. Il segreto del Rende sta nell’attenzione a quel che ruota nella nostra regione e nel panorama calcistico nazionale. Sta nella lungimiranza di chi ci guida che ha saputo cogliere al momento giusto la bontà di determinate figure professionali. I risultati parlano per noi. Stiamo costruendo con risorse che non sono quelle faraoniche di altre società, eppure ci battiamo alla pari con tutte. Abbiamo ricevuto attestati di stima anche per il mantenimento dei bilanci, in un contesto generale non facile”.

Il panorama della Serie C è tristemente noto, che idea si è fatto?
“Anche negli ultimi ani c’è sempre stato qualcuno che ha fato il passo più lungo della gamba, non programmando nel modo giusto. Non me ne voglia il Matera ad esempio, ma dopo che noi abbiamo perso in casa loro adesso stanno mandando in campo i ragazzini e questo un pò ci rode. Purtroppo ogni anno ano assistiamo a queste situazioni paradossali di chi inizia e poi a metà strada torna indietro, scoprendo di non farcela. Il Presidente Ghirelli ha le idee chiare, assumendo una presa di posizione importante dalla quale ripartire. Ha tuonato parole di fuoco e secondo me ha ragione, non si può giocare sulle sorti dei professionisti”.

Come risolvere il problema del format dei campionati?
“E’ un problema che ci accompagna da tempo e non giova a nessuno, comprese le squadre blasonate che fanno i conti con bilanci importanti e non possono stare dietro alle bizze di questa o quella decisione assurda. Credo che si dovrebbe ridurre il numero di squadre partecipanti perchè così è uno stillicidio continuo, mi pare si vada verso questa direzione. Mantenere un format della C a 60 squadre con tutto quello che comporta non penso sia più sostenibile”.

Parliamo di calcio giocato. Juve Stabia distante dal Catania, discorsi ancora aperti in chiave primo posto?
“Evidentemente le Vespe meritano la vetta della classifica, però oltre ad essere forte in qualche circostanza è stata anche un tantino fortunata la squadra di Caserta. Fermo restando che, ad oggi, merita il primato. E’ anche vero che bisogna portare la fortuna dalla propria parte. La Juve Stabia ha qualità e sta dimostrando di non mollare mai. E’ imbattuta, segna tanto e subisce poco. Il Catania ha una partita ancora da recuperare però, vincendola ridurrebbe il distacco. Troppo presto per dire che il campionato sia chiuso, può ancora accadere di tutto secondo me. Una buona fetta dell’esito della stagione si giocherà sul mercato in questi ultimi giorni. Chi saprà scegliere le pedine giuste, può fare la differenza. Gli acquisti effettuati dal Catania vanno in questa direzione”.  

Il Rende è stato anche nei piani alti della classifica nel girone d’andata, meritatamente. Adesso però accusa un calo, ve lo aspettavate?
“In qualche modo lo avevamo preventivato. Stavamo correndo così tanto che era nell’ordine delle cose aspettarsi un calo. Credo che la verità stia nel mezzo. Noi abbiamo fatto la prima parte del campionato benissimo, eravamo anche primi con sei vittorie di fila. Poi abbiamo iniziato un percorso meno virtuoso. Non eravamo fenomeni prima e non siamo diventati scarsi adesso. Abbiamo anche lasciato per strada punti che non meritavamo di perdere. Siamo una squadra che può stare benissimo nelle parti alte, magari non altissime. Nel momento in cui recupereremo qualche infortunato e condizione atletica, ce la giocheremo alla pari con tutti”.

Il Rende sta proponendo tanti giovani interessanti. E’ anche questa la strada per il successo…
“Il lavoro che dobbiamo portare avanti è questo. Attenzione ai giovani, fare plusvalenze importanti. Abbiamo anche accolto dei giovani che incontravano difficoltà altrove, qui invece hanno trovato l’ambiente ideale per esprimersi al meglio. Il Rende ha acquisito ampia credibilità tra i professionisti. Lo scorso anno molti non sapevano nemmeno dove si trovasse Rende e cosa fosse, oggi invece siamo diventati una bella realtà. Quando i nostri dirigenti si muovono in Lega, ci accorgiamo attenzione per questa realtà che in pochissimo tempo ha saputo ritagliarsi uno spazio così importante”.

Domenica c’è il Catania al “Massimino”, un palcoscenico di rilievo…
“Rende e Catania sono club che vivono un rapporto di grande cordialità. C’è stima reciproca. Purtroppo affronteremo i rossazzurri venendo da un momento difficile. Occorreranno le giuste armi per affrontare il Catania. Anche perchè sul piano della qualità partiremmo battuti. Dovremo fare tesoro della prima parte di campionato in cui abbiamo messo in campo determinazione, agonismo e quella sana follia. Secondo me ce la giocheremo. Spero che non capiti quanto successo all’andata dove, con obiettività, dico che non meritammo di perdere. Le grandi squadre, però, ti puniscono alla minima disattenzione e così ha fatto il Catania”. 

Quanto può avere inciso in squadre come il Catania il caos estivo dei ripescaggi?
“E’ stata una situazione davvero paradossale. Ha inciso tantissimo. Inizi tardi il campionato, non porti avanti la preparazione in termini ben chiari e definiti. E’ chiaro che metti un pò in discussione le aspettative. Io penso che il Catania e le altre compagini coinvolte abbiano pagato molto da questa situazione”.

Si ringraziano il Direttore Generale Giovanni Ciardullo e l’ufficio stampa del Rende Calcio per la gentile concessione dell’intervista.

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