LO MONACO: “Ecco perchè esonerato Sottil e scelto Novellino. Tifosi? Mi riferivo agli ultras. Attaccano me? Le mie spalle sono forti. Berardi portiere di qualità”

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Pietro Lo Monaco

L’A.D. rossazzurro in conferenza stampa

Presentazione del neo allenatore Walter Alfredo Novellino a Torre del Grifo Village. E’ intervenuto anche l’Amministratore Delegato del Catania Pietro Lo Monaco facendo alcune precisazioni sulla sua precedente conferenza stampa e motivando la scelta di cambiare la guida tecnica. Ecco quanto evidenziato da TuttoCalcioCatania.com:

“Tutti si erano affrettati a dire che l’allenatore fosse tizio, salvo poi venire sbugiardati trovando giustificazioni. Quando c’è il cambio di un allenatore innanzitutto è una sconfitta della società. Non è mai bello cambiare un tecnico. Noi abbiamo avuto un’esigenza in un momento storico particolare ritenendo opportuno farlo. Quando si decide su un tecnico, si valuta più di una situazione. Tantissimi allenatori si sono proposti. Ho sentito giovani allenatori che mi sono sembrati senza mordente ed entusiasmo. La cosa che mi ha fatto particolarmente piacere per quanto attiene la scelta finale è che, nonostante l’esperienza ed il vissuto, è come se avessi trovato in Novellino un ‘quarantenne’ con entusiasmo e voglia di fare. Nell’arco di 24 ore abbiamo organizzato tutto e lui è diventato il nostro allenatore. Pensiamo di avere scelto un allenatore motivato, con voglia, che conosce l’ambiente, la piazza, tra l’altro non ricordavo che avesse un passato da calciatore catanese e questo mi ha fatto ulteriormente piacere. Io tutto ciò che rappresenta Catania e la maglia rossazzurra, al di là di quello che può sostenere qualcuno, lo sento profondamente dentro. Sono contento di questa operazione, mi auguro che possa dare una scossa e soprattutto prendere il meglio da un organico che io non mi stancherò mai di dire, come confermato da tutti, era di gran lunga il migliore del campionato. Il campo in questo momento ci ha detto delle cose un pò diverse, noi proprio perchè non lasceremo niente d’intentato vogliamo provare a consentire a questa rosa di esprimersi al massimo delle potenzialità“.

“A Viterbo prestazione senza nerbo. Abbiamo fatto due tiri in porta, per il resto scena muta anche dal punto di vista fisico. Sembrava quasi che la squadra fosse attrice. Non è giusto che paghi sempre l’allenatore, ma ho riscontrato un problema di stimoli e pressione evidente che sentono questi ragazzi. Non mi riferisco alla pressione della piazza, io parlo di pressione del risultato. Questa squadra all’inizio si considerava in B, ha messo sotto alcune grandi squadre di categoria superiore. Improvvisamente si è ritrovata a fare un campionato di Serie C con la Juve Stabia già a 15 punti. Poi scivoli, sei là ma pensi di non farcela e subentra la pressione del risultato a tutti i costi. Questo, evidentemente, ci ha in qualche modo tarpato le ali. E’ come un tunnel. Vai dentro e pensi di uscirne, invece poi il buio diventa sempre più profondo e la Juve Stabia cammina con un ritmo pazzesco con tutte le coincidenze del caso. L’imponderabile nel calcio fa la differenza, un ciuffo d’erba ti può fare perdere un campionato. Il calcio è un’azienda anomala sotto tutti i punti di vista. Al di là della consistenza della squadra, di livello per questa categoria, c’è da dire che alla Juve Stabia va tutto di lusso. Penso a gare vinte o pareggiate nel finale, questo dimostra carattere ma sono anche circostanze che hanno aiutato l’andazzo gialloblu. Faccio un esempio: domenica loro vanno a Caserta e Vacca, giocatore più rappresentativo della Casertana, sarà squalificato. Questi sono episodi. Il Catania va a Bisceglie contro una squadra che non supera la metà campo, noi ci facciamo il gol praticamente da soli e perdiamo. Gli episodi non ci hanno detto bene finora. Auspichiamo un’inversione di tendenza, alla fine tireremo le somme“.

Io sono tifoso dei miei tifosi. Innanzitutto sono un tifoso del Catania, io penso di essere un ultras del Catania per quello che questa parola dovrebbe significare. Io mi sono riferito direttamente a chi si definisce ultras. Si parla di amore per la maglia e sullo 0-0 fischiano il proprio giocatore che sta battendo un rigore affinchè lo possa sbagliare. Noi l’anno scorso a Salò abbiamo avuto quasi mille persone al seguito, uno spettacolo. Si vedeva che avessero la squadra dentro. Domenica dopo la partita all’aeroporto di Roma sono venuti due ragazzi catanesi che vivono a Pesaro. Volevano parlare ed erano in lacrime, quelli sono tifosi. Chi scrive certe lettere, chi prega affinchè il Catania sbagli il rigore, non mi venga a raccontare chiacchiere. In quella lettera-poesia sono state omesse tante altre cose. Tipo che noi siamo anche quelli del 2 febbraio o quelli di Lamezia. Poi se vogliono sapere io chi sono, glielo potrei dire tranquillamente potendo citare milioni di cose. Parlano i fatti. Parlano gli 8 anni di Serie A, la costruzione di un Centro sportivo all’avanguardia ed il più bello d’Europa, parlano le tante famiglie che lavorano a Torre del Grifo. Parlano mille cose. Ma io polemiche non ne voglio fare, semplicemente metto i puntini sulle ‘i’. La maglia, quando si ama, è un concetto bellissimo. Catania è una delle poche piazze in cui la gente sente dentro la maglia. Noi ogni domenica paghiamo 1.500 euro perchè devono fare il coro ‘Speziale libero’, alla fine il danno lo subiamo sempre noi. Tutti questi usano il Catania per essere protagonisti. Chi ama la maglia? Chi fa le scritte infamanti, chi contesta, oppure chi dice che alla fine ‘vi romperemo il culo’?. Signori miei, non è così. Voi giornalisti gli date spazio, altrimenti venite contestati ed avete paura. Io non ho niente contro di loro, ma il Catania si ama in un altro modo. Perchè poi se io analizzo tutte le altre considerazioni che alcuni pseudo-giornalisti hanno fatto, dimenticano facilmente che 2 anni e mezzo fa il Catania era fallito. Ora stiamo lavorando per restituire al Catania quel che aveva perso. Ci sono 155 società fallite negli ultimi 15 anni tra cui Fiorentina, Napoli, Salernitana, Spal, Vicenza. Il Catania 1946 no. E mi dicono lei chi è. Vadano a vedere le fideiussioni bancarie, sono a nome del sottoscritto”.

Io avevo chiesto di contestare me ma di tifare per la squadra. Ripeto, c’è il gusto sadico di volere distruggere, come se fosse un bene che le cose vadano male e mangiare merda. Questo club sta cercando in tutti i modi di risollevare il Catania. Qualcuno ha speculato anche, io ho sempre detto che lascerò il Catania solo quando tornerà in A senza prevedere in quanto tempo. I campionati si vincono per quello che si fa. Oggi abbiamo una società solida, stiamo provando a salire in B e non è facile. I campionati si vincono se le cinque componenti remano nella stessa direzione, questo non succede. Volete attaccare Lo Monaco ma le spalle mie sono forti, ne ho viste tante. I tifosi devono fare i tifosi, contestino a fine partita se le cose non sono andate bene. Criticare va bene ma così no. Il Catanzaro va in trasferta con 600 tifosi al seguito, la Reggina idem, noi non possiamo avere una trasferta coi nostri tifosi. Mai nel numero giusto perchè la Nord non si tessera per ideologia, dall’altra parte ogni volta che ci muoviamo fanno casini. Questa è dignità? Stiano zitti. E che facciano i tifosi, contestano ma facciano i tifosi. Amino veramente la maglia come dicono. Ho letto poesie di tutti i tipi. Ora c’è la moda dei social, quattro ‘scassapagghiara’ che scrivono di tutto e di più. Da denuncia. Ragazzini che parlano del Catania, uno in trasmissione parlava di giocare in 12. Che professionalità è? Ridicolo. In tutto questo noi ci stringiamo, andiamo avanti. L’obiettivo nostro è quello di arrivare a certi livelli“.

L’acquisto di Bardini? Già da diverso tempo stavamo cercando un altro portiere che rientrasse nella lista under. E’ un ragazzo di buone qualità. Il terzo finora lo ha fatto un ragazzo della Berretti. Noi diamo importanza notevole al settore giovanile ed era giusto che il nostro terzo attuale rientrasse nei ranghi della Berretti dedicandosi alla fase clou della stagione. Le parole di Sottil su Pisseri? Non è mai bello attaccare un giocatore. Mi dispiace. Lui è stato qua, fa l’allenatore. Quando le cose vanno in un certo modo, c’è questo malcostume che paga il tecnico. Capisco anche che lui possa avere del rammarico che è il nostro stesso rammarico, poichè il club ha perso in primis. Voglio pensare che sia stata solo una frase buttata lì in un momento di sconforto, non è mai bello attaccare qualcuno per delle cose che poi alla fine possono essere confutabili. Fosse per me non cambierei mai l’allenatore. Vuol dire che siamo state teste di cacchio all’inizio a sceglierlo. Quando con il tecnico le cose non vanno per il verso giusto è la morte nel cuore. La prova di domenica è stata troppo brutta. Ne abbiamo fatte altre in passato, vedi il 5-0 di Monopoli ma lì c’era da salvare la prima mezz’ora. A Viterbo abbiamo fatto peggio, non siamo mai pervenuti. E non c’erano le condizioni per dichiararci non pervenuti. In casa avevamo fatto 8 vittorie consecutive, a Trapani onestamente meritavamo qualcosa di più. Si presentavano tutte le condizioni che lasciavano presagire una prestazione diversa. Se la squadra risponde in quella maniera è inevitabile porsi delle domande. Non si poteva perdere tutto quanto di buono fatto in precedenza”.

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2 COMMENTI

  1. Tutti uniti si vince…..dico ai tifosi.di stare vicino alla squadra.poi se vanno male alla fine si fischia…chi fischia prima non ama il Catania. ..vuole solo il male…almeno noi tifosi.dobbiamo dimostrare.che siamo sempre da serie.A….e fare ricredere il direttore..tifando.sempre più forte…..#lama a fari addivintari Suddu…..sempre forza.Catania

  2. Io Personalmente ho Criticato il Direttore Lo Monaco semplicemente al Riguardo della Campagna Acquisti che in questi Due Ultimi Anni non è Stata Vincente. Il Direttore sa Benissimo che le Nostre Sofferenze sono a Centrocampo, e non si è fatto Proprio Nulla. Una Squadra che si Prefissa di Vincere un Campionato Programmando Anno dopo Anno, non Vende qualche Pezzo Pregiato, e Sulla Rosa è li che Anno dopo Anno fa Rafforzata con Oculatezza e non Smantellata per poi Essere Punto e ha Capo. Per il Resto Nessuno può Smentire L’operato di questi ultimi Dieci Anni del Direttore Lo Monaco. Cosi come ho Sempre Sostenuto che la Società in questi Ultimi Quattro Anni è stata un Disastro nella Scelta degli Allenatori.

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