LO MONACO: “Si vince tutti uniti! Qualcuno ha il gusto sadico di distruggere. Dove sono i tifosi in trasferta? Con Sarno possiamo esprimerci al massimo. Puntiamo a risanare e vincere”

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Pietro Lo Monaco

Fiumi di parole a Torre del Grifo da parte dell’A.D. del Catania

Conferenza stampa durata un’ora. Lunghissimo intervento dell’Amministratore Delegato del Catania Pietro Lo Monaco nella Sala Stampa di Torre del Grifo Village. Ecco quanto evidenziato da TuttoCalcioCatania.com:

“Abbiamo indetto questa conferenza stampa perchè mi sembrava corretto fare un punto della situazione al momento storico attuale. Mancano 11 giornate, ci sono 33 punti in palio e la classifica vede la Juve Stabia in vetta con +8 sul Catania e +4 sul Trapani. Noi abbiamo una partita in meno, quindi potenzialmente siamo a -5 dalla Juve Stabia. E c’è il Catanzaro alle nostre spalle. Ce la giochiamo in quattro, fatto che non sussiste negli altri gironi. Questo è l’unico girone dove c’è una certa competitività per il primo posto. Il Catania ha totalizzato 50 punti con un ruolino di marcia invidiabile in casa, meno in trasferta. Lo scorso anno abbiamo chiuso a 70 punti arrivando alle semifinali Play Off battendo il record di vittorie esterne, migliore attacco e difesa. Il Catania prosegue sulla linea dello scorso anno, facendo un torneo competitivo. Però noi abbiamo riscontrato che, ad oggi, c’è quasi come il gusto sadico di distruggere le cose. Dopo appena venti minuti raramente avevo visto fischiare la squadra al “Massimino” domenica. Addirittura siamo arrivati ad una finezza della mente umana ritenendo che, nella la vittoria per 2-1 in casa con la Paganese, dopo essere passati in svantaggio con un gol dell’anno, gli azzurrostellati hanno avuto tre occasioni da rete. Mi sono rivisto la partita, ma non mi pare di avere visto granchè tranne un colpo di testa di Parigi. Qualcuno ha detto che il Catania ha rischiato il pareggio lasciando campo alla Paganese. Con la Casertana abbiamo vinto 3-0 contro un avversario in salute, anche lì si parlò di gioco brutto e primo tempo di merda. A questo si accodano non i tifosi, ma quelli della Curva. Io faccio questo distinguo. C’è anche chi, forse er paura di rappresaglie, li vuole compiacere scrivendo articoli che non stanno nè in cielo nè in terra. Evidentemente non fa il proprio lavoro con professionalità. Io non ho mai chiesto ai giornalisti di scrivere quello che vogliamo noi. Nessuna imposizione. Oggi siete giornalisti di C, perchè il Catania milita in C. La nostra stampa, vuole o non vuole, in qualche modo è parte in causa e parte integrante dei successi di una squadra”.

Io sottolineo sempre l’importanza delle cinque componenti. Vi sembra di essere su questa linea quando si parla quasi ergendosi a giudici? Chi dovrebbe giudicare? Dall’alto di cosa e per arrivare a che? Quando io sento gridare ”Noi siamo il Calcio Catania’… il Calcio Catania è dei catanesi, non è delle Curve. Chi è senza peccato scagli la prima pietra. Il Catania ha fatto 8 anni di A, 2 di B con un campionato vinto. E’ diventata una realtà importante, presa ad esempio da molti. Poi il Catania ha avuto quattro anni di grande difficoltà. Ci sono state vicende che voi tutti conoscete, ma in tutto lo sfacelo che ha portato il Catania sull’orlo del fallimento chi può dire ‘io non c’entro nulla’? A cominciare dalle Curve? Vi sembra normale che fuori casa il Catanzaro va con 500 persone al seguito e noi molti di meno? Dove sono i nostri tifosi in trasferta? Qualcuno li celebra addirittura come eroi… la minchia! Solo danni d’immagine e di considerazione presso certi organi. E danni alla squadra. La squadra l’appoggio dei propri tifosi in trasferta non l’ha mai avuto. Non dobbiamo vincere perchè ci chiamiamo Catania, non si vince per opera e virtù dello spirito santo. Il Catania vince se avrà lavorato, sofferto, sudato sangue. Si vince solo se tutte le componenti remano nella medesima direzione. Oggi non è così. Abbiamo le Curve che con presunzione dicono che dobbiamo vincere e pure con 3-4 gol di scarto. La maglia del Catania è sofferenza, sacrificio, dimostrazione di attaccamento. E’ sempre stato così, io non la calpesto solo per fare bordello. A questo atteggiamento, poi si accoda la stampa scrivendo cose fuori da ogni logica. Addirittura diamo spazio ai social. Ma che serietà è? Ci rendiamo conto di chi scrive sui social? Quattro frustrati che non vedono l’ora di distruggere tutto, merda questo e quello. Questa gente dimentica, lo ripeto a chiare lettere, che Bari, Napoli, Fiorentina, Salernitana, Parma e Vicenza sono fallite. L’elenco è lungo. Il Catania non lo stiamo facendo fallire. E per non farlo fallire, io entro il 16 marzo devo pagare 900mila euro e non so a quale santo mi devo votare per salvare il Catania. Il Catania ha cercato di rifarsi una verginità in questi due anni e mezzo riprendendo la sostanza di un’azienda e c’è riuscito perchè ora abbiamo una nostra forza. Ed ha cercato con i mezzi a disposizione di vincere i campionati. Un paio di stagioni addietro il Foggia non andava in B da oltre vent’anni. L’anno scorso il Lecce ci ha impiegato sette anni spendendo 12 milioni annui. Noi abbiamo fatto il nostro percorso, siamo una società ora affidabile. Proveremo fino all’ultimo a vincere il campionato. Abbiamo un settore giovanile all’avanguardia. Non si vende un ragazzino a condizioni importanti ad un club di A se non hai forza e credibilità. Siamo ai primi posti in tutte le categorie. Abbiamo un Centro Sportivo che lavora con forza. E’ diventata la casa di tantissimi catanesi. E’ un esempio, un fiore all’occhiello nazionale. La squadra si batte per andare in B”.

I numeri sono matematica, ma il calcio non lo è. Non c’è scritto da nessuna parte che il Catania deve vincere il torneo. Lo vogliamo come il Catanzaro, il Trapani e la Juve Stabia. Noi quest’anno siamo incappati in un campionato falsato. Perchè all’inizio non avrei scommesso un euro che il Catania non partecipasse alla B. C’è stato lo schifo più assoluto, siamo entrati in ballo alla 5/a giornata quando già la Juve Stabia aveva 15 punti in classifica. Non è facile per nessuno stare lì ad inseguire. Poi basta che scivoli 1-2 volte e dici mamma mia. Siamo rimasti sempre aggrappati e questo è sinonimo di forza. Noi abbiamo perso cinque partite, due di queste valevano sei punti che abbiamo dilapidato contro Bisceglie e Siracusa. Penso anche allo 0-0 di Lentini ed alle condizioni del terreno di gioco. Vincendo queste gare avremmo fatto lo stesso campionato della Juve Stabia che, a detta di tutti, è extraterreno. Io capisco il disappunto sul piano del gioco, capisco anche le recensioni di una partita non fatta bene. Ma tutto questo gusto sadico nel volere distruggere non lo capisco. I social, i muri, signori miei… io li ho vissuti sulla mia pelle. Non li leggo, ma ho visto tutte le schifezze concordate che hanno messo in piedi negli anni. Quando sono andato via io è successo di tutto e di più. Tutte le nefandezze da querele. Io devo vedere un giornale nostro che dà spazio ai social, consegno il pubblico in mano al primo stupido che c’è in giro. L’altra sera ho visto una trasmissione ed ho riso. Ancora parlano certi personaggi, sento dire che l’amministratore a fine anno se ne deve andare. Io ho sempre detto di non sapere quanto tempo impiegherò a riportare il Catania in Serie A, ma mollerò solo quando arriverà a certi livelli. Invece c’è sempre chi specula sopra. Quando conduci una società c’è un mondo, non si dorme la notte. Certa gente non sa manco da dove si cominci. E si va a pontificare. Oggi c’è il dagli all’untore. Se il Catanzaro è quarto e punta al primo posto, perchè non dovremmo farlo anche noi? Il Catania fatica a fare gol perchè il calcio è pieno di questi esempi. Noi avevamo il capocannoniere del girone C, Curiale, potevamo venderlo guadagnando qualche soldino ma lo abbiamo tenuto. Abbiamo preso il vice capocannoniere del girone B, Marotta. Ora c’è Di Piazza, c’è da sparare alle mosche con i cannoni. Poi può succedere che gli attaccanti non segnano e siamo sfigati. Ma sulla bontà delle scelte fatte dal club sul mercato nessuno può dire niente”.

“Al primo anno di C il Catania si è salvato all’ultima giornata. Ma in questi ultimi due anni, il Catania ha dimostrato di lottare per il vertice. Lo dicono i numeri. Lo scorso anno ha perso il torneo per episodi. Fuori casa fatichiamo perchè bisogna anche dire che troviamo sempre accoglienze particolari. I gol sbagliati fanno parte del calcio, basta trovarti con il tempo sbagliato e la palla non entra in rete. Lo scorso anno Curiale non sbagliava questi gol. E se Curiale avesse problemi personali? Che ne sapete voi? Marotta vi sembra lo stesso dell’inizio? Lui combatte sempre ma è un momento che non gli dice bene. Abbiamo tre punte, sulla carta le migliori su piazza. Purtroppo i numeri dicono che, ad oggi, siamo venuti meno in attacco. Ci aspettiamo sicuramente di più dal settore offensivo. E’ arrivato anche Sarno. Qui ho sentito dire che abbiamo preso un calciatore rotto. Sarno ha giocato 60 minuti ed ha avuto un problemi muscolari. Ci auguriamo che con Sarno e Lodi, propulsori di gioco importanti, anche il nostro attacco ne tragga benefici. Poi è normale che quando sbagli i gol è l’attaccante il responsabile. Vogliamo fuggire dalla C ma purtroppo per vincere in campo servono tante cose. Sarebbe troppo facile vincere perchè io mi chiamo Catania. Invece no, ci sono mille variabili. La Juve Stabia quante partite ha vinto all’ultimo minuto? Vuol dire che hai gli attribuiti, ma anche molta buona sorte. Per la Paganese stessa a Castellammare la palla non voleva entrare sbagliando 3-4 gol. Fino all’ultimo si tifa, si sostiene. Tutte le componenti! Se noi giochiamo male a fine partita ci sta che la gente fischi. Non ci sta che cominci a fischiare, pronti via. Sembra che la gente non aspetti altro che si perda. Cosa faranno questi signori quando il Catania vincerà? Dai fallimenti non se ne esce. Se ne esci vuol dire che hai la minchia grossa. Il Catania era tecnicamente fallito tre anni fa, stiamo pagando tutto facendo fronte ad ogni debito per riportare serenità. Il percorso non si è chiuso. Se prima eravamo all’inizio, ora siamo oltre la metà. Ci stiamo incamminando. La situazione debitoria c’è ed è anche abbastanza pressante. I primi a volere andare in B siamo noi perchè in B avremmo disponibilità economiche diverse. Se tu non vuoi fare fallire il Catania, devi sistemare le cose e disputare tornei competitivi. Abbiamo un portafoglio ridotto rispetto ad altri club perchè noi puntiamo al risanamento e ad andare avanti. Se non avessimo debiti avremmo delle disponibilità diverse, ma noi stiamo continuando a combattere anche per la promozione. Vogliamo sanare tutto. E’ il nostro obiettivo. Cessione eventuale del club? Abbiamo avuto zero manifestazioni d’interesse. Chi eventualmente prende il Catania, deve prendere anche Torre del Grifo. Non ci sono altre soluzioni. Ad oggi nessuno si è fatto avanti. Stiamo in piedi grazie a questa proprietà che è stata colpevole ma ha deciso di rimettere le cose a posto”. 

“Ancora il Catania non ha fatto vedere il massimo del suo potenziale. Ci si aspetterebbe qualcosa di più, però non posso non dire che il campionato fatto fin qui è competitivo quando mancano ancora 11 giornate. Se i tecnici si dovessero cambiare solo per un soffio di vento, allora qua non basterebbero nemmeno i budget della Juventus per andare avanti. Quando decidi di cambiare, c’è sempre un altro mondo. E chi lo dice che l’attuale guida tecnica non sia quella giusta? La presunzione di dovere vincere il torneo a mani basse non c’è, sapevamo dall’inizio che non sarebbe stato così. I tempi sono diversi oggi, ora il Catania è in C. Questo lo devono capire tutti, per venire su ci vuole veramente tanto. La sicurezza di vincere non te la dà nessuno. La Juventus a Madrid ha perso nettamente. Nel calcio nessuno può dare certezze. Allegri adesso non capisce niente di calcio, è assurdo. Questo fa parte della nostra cultura. Noi per alzare l’asticella dobbiamo esprimere il massimo del nostro potenziale, quindi servono anche i gol dei nostri attaccanti. Se fossero Play Off, dovremo arrivarci da squadra. Quest’anno strada facendo siamo a -8 partendo il campionato da -15 con una gara in meno. Ci sono delle variabili impazzite tipo Reggina, Monopoli, Casertana. E’ un torneo tutt’altro che chiuso. La gente di Catania deve tornare con noi, sudando per le vittorie. Sapere soffrire è nel nostro DNA. Io non posso vedere a 11 giornate dalla fine il pubblico che dopo 20 minuti di partita fischia. Non mi sembra di riconoscere i tifosi del Catania. Lettera anonima? Io ho minacciato querele se qualcuno da Castellammare avesse pensato che fosse uscita da Catania. L’ho appreso in Consiglio di Lega quando il Presidente del Catanzaro chiese di commentare una lettera anonima. Io non ne sapevo nulla. Poi se chi di dovere sentisse il bisogno di effettuare delle verifiche, lo farà. Da noi non c’è stata alcuna spinta anche perchè le denunce anonime vengono cestinate”.

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1 COMMENTO

  1. Caro Direttore Ognuno in democrazia è libero di Esprimere la Sua Opinione. Lei è Convinto di quello che Dice, cosi come anche i Tifosi possono avere un pensiero Diverso. Lei Dimentica che i Tifosi del Catania al Cospetto di Tante Tifoseria ha Avuto quasi da per Tutto il Divieto delle Trasferte. Lei Dimentica che questa Squadra dopo Sette Mesi non ha una Sua Identità di Gioco, ma solo Confusione Totale anche da chi la Guida in Panchina. Lei Dimentica che tante partite sono state Vinte per le giocate di qualche Singolo ,e non Attraverso una Costruzione di Gioco. Lei Dimentica che Sottil da sette mesi non è Riuscito a portare Avanti un Modulo, cosi come anche nella Formazione Tipo. Lei Dimentica che quest’anno ci sono stati quasi Settemila abbonati. Lei Dimentica e fa finta di non Capirlo che da Due Anni non Abbiamo un Centrocampo Degno e di Spessore per questa Categoria. Lei Dimentica che da Due Anni non si Riesce a fare un Campionato di Vertice per la Scelta degli Allenatori presi solo per Il Risparmio Economico. Non sono un Disfattista , io Amo il Catania, e Credo dopo quattro Anni vederlo ancora in Lega Pro è Semplicemente Incomprensibile, e Non mi interessa se il Lecce, ho il Foggia abbiamo impiegato tanti Anni. Noi siamo il Catania e con questo non Voglio dire che basta solo il Nome, ma almeno Speravamo in una Società che avrebbe Programmato e Fatto una Campagna Acquisti con Gente di Categoria, e non con i Vecchi, gli Infortunati di Lungo Corso e ha Parametro Zero.

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