ESCLUSIVA – Di Julio: “Catania, zero errori e mai mollare ai Play Off. Derby col Messina da pelle d’oca. Capuano, quando mi voleva portare con sè ma…”

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L’ex centrocampista ai nostri microfoni

Due anni da protagonista in C2 con l’indimenticabile promozione conseguita nel 1999. Dino Di Julio ha sempre onorato la maglia rossazzurra ed ancora oggi è profondamente legato ai colori sociali del Catania. La redazione di TuttoCalcioCatania.com ha avuto il piacere di sentirlo telefonicamente, in quanto ex calciatore etneo con trascorsi anche nel Rieti:

Sei un indimenticato ex rossazzurro ma indossasti anche la casacca del Rieti nel 2003. Un ricordo di questa esperienza…
“Mi chiamarono per provare a portare il Rieti in C ma perdemmo i Play Off. E’ stata comunque una stagione importante, mi sparai le ultime cartucce perchè l’età si faceva sentire. Fu l’ultimo anno in cui giocai a certi livelli. Poi cominciai la carriera di allenatore in Eccellenza. Ricordo quando portai con me Luca Lugnan alla Rondinella, piazza importante a Firenze con molti anni di C alle spalle che fece uscire calciatori importanti come Barzagli. Con Lugnan stavamo sempre insieme, era un altro fratello tra tutti quelli avuti a Catania. Facevo sia l’allenatore che il giocatore. Quell’anno facemmo un buon lavoro, ci sarebbe piaciuto lavorare ancora insieme ma per motivi legati alla distanza non abbiamo trovato soluzioni”.

Il Rieti ha centrato la salvezza in un contesto difficile. Determinante l’operato di mister Eziolino Capuano, non trovi?
“A Rieti ci sono impianti sportivi all’altezza. Si riuniscono anche tante nazionali, era la sede dell’Under 21. E’ una cittadina carina. Come piazza non richiama tanto pubblico perchè lì seguono tantissimi sport a certi livelli, il calcio non è molto seguito. Anche se quei pochi tifosi che vanno allo stadio si fanno sentire. Quest’anno Capuano ha centrato la salvezza ed il mister lo conosco benissimo. Parliamo di un allenatore di carattere che pretende dai calciatori tanta intensità ed aggressività. Tutte le sue squadre sono organizzate attuando un pressing offensivo e sono molto pericolose nelle ripartenze. E’ anche molto attento nello sviluppo delle giocate avversarie. Ad esempio immagino che cercherà di non far calciare Lodi sapendo che con i suoi lanci o calci di punizione può metterti in difficoltà. Non mollerà niente perchè Capuano è abituato a giocare tutte le partite al massimo”. 

Che gara ti aspetti dal Catania contro il Rieti?
“Il Catania dopo la delusione di Cava vorrà chiudere nel migliore dei modi il campionato cercando di lavorare in funzione dei Play Off, arrivandoci in forma sbagliante. Perchè poi agli spareggi l’aspetto fisico, unitamente a quello emotivo, conta molto. Ci sarà da correre dall’inizio alla fine, minuti di recupero compresi. Novellino è uno che pretende tantissimo dai propri giocatori e sa bene dell’importanza di arrivare ai Play Off a posto fisicamente senza lasciare nulla d’intentato”. 

Come vanno affrontati al meglio i Play Off dal tuo punto di vista?
“Non bisognerà mollare di un solo minuto. Da quarto classificato il Catania giocherebbe un turno in più. Devi calarti nella realtà, andando a giocarti delle partite che non sono scontate. Non puoi rilassarti un attimo. Purtroppo il Catania spesso commette degli errori di reparto o individuali, oppure su palla inattiva evitabili. Sicuramente il mister ci starà lavorando. La squadra ha questi piccoli rilassamenti mentali che poi vengono sfruttati dagli avversari. E questo non va bene. Gli errori si pagano, ti possono cambiare una stagione. Ai Play Off bisognerà badare al sodo e rischiare meno possibile in qualsiasi zona del campo. Ci saranno momenti in cui i ritmi saranno altissimi, altri in cui bisognerà rallentare o velocizzare le giocate. Il Catania dovrà essere bravo a leggere le situazioni, a far male sottoporta e ad evitare rilassamenti”.

Quanto può incidere la mano di mister Walter Novellino?
“E’ un tecnico navigato e credo che porterà il Catania a disputare i Play Off con grande carica e determinazione, con la consapevolezza che non si potrà sbagliare niente. Novellino ha ottenuto diverse promozioni in carriera, io lo incontrai da avversario quando guidava il Gualdo. Ottima squadra all’epoca, per lui quell’esperienza fu un bel trampolino di lancio per il futuro che lo vide allenare in B ed A cogliendo risultati importanti. A livello caratteriale carica molto la squadra. Mi sarei aspettato di più dal Catania, ma sono certo che il mister avrà fatto tutte le valutazioni del caso e con il suo staff preparerà al top i rossazzurri in ottica Play Off”.

Il pubblico catanese è deluso, ma ti aspetti un incitamento importante da parte dei tifosi ai Play Off?
“E’ vero che il pubblico è deluso dall’andamento in campionato, ma sono sicuro che i tifosi aiuteranno i giocatori a raggiungere l’obiettivo incitando la squadra fino all’ultimo secondo. La delusione c’è perchè con quel tipo di squadra anch’io mi aspettavo qualcosa di più, ma le chiacchiere se le porta via il vento. Ai Play Off bisognerà andare dritti all’obiettivo, cercando di dare questa benedetta soddisfazione ai tifosi che meritano altre categorie come dico sempre. L’altro giorno ho visto il servizio su Catania-Messina che valse la vittoria del campionato di C2. Mi veniva la pelle d’oca, per un attimo ho rivissuto quei momenti che ricordo come fossero avvenuti ieri. Con tutta quella gente sembrava di avere vinto una Champions”. 

E’ vero che Capuano ti voleva portare con sè ai tempi in cui giocavi nel Catania?
“E’ stato un mio estimatore quando lui guidava la Cavese ed io vinsi il campionato a Catania. Nel sottopassaggio ci siamo incontrati, mi diede uno scappellotto dietro al collo dicendomi ‘Sono anni che provo a farti venire’. Io gli risposi ‘Ma lo vedi dove sto?’. C’erano 15-20mila persone allo stadio e lui annuì. Gli dissi ‘Un giorno può darsi che verrò, per il momento rimango a Catania perchè sto benissimo qui’. Ne approfitto per fargli un in bocca al lupo perchè è veramente una persona di calcio, fa star bene i suoi giocatori. Si è tolto una bella soddisfazione salvando il Rieti in questa Serie C. Non ci siamo più incontrati ma lo stimo molto, mi piacerebbe un giorno di questi salutarlo dal vivo qualora si presentasse l’occasione”. 

Si ringrazia Dino Di Julio per la gentile concessione dell’intervista.

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