ESCLUSIVA – Gagliardi: “Vetta, vedo il Catania in vantaggio sul Bari. Lo Monaco grande dirigente, Trocini farà strada”

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Franco Gagliardi

L’ex allenatore del Catania Franco Gagliardi vede avanti i rossazzurri nella lotta al vertice del girone C di Serie C. Intervenuto ai nostri microfoni, Gagliardi – con trascorsi anche sulla panchina della Virtus Francavilla – si sofferma su vari aspetti continuando a portare avanti la sua passione per il calcio da dirigente del Rende.

Gagliardi, come vede la lotta promozione nel raggruppamento meridionale?
“Come condizione generale Catania e Bari sono le squadre che, secondo me, lotteranno fino in fondo per la promozione diretta. Una delle due vincerà sicuramente il campionato. Il Bari ha allestito un organico mostruoso, ma il Catania conosce molto meglio dei biancorossi il torneo dopo un lungo periodo di apprendistato e lo vedo in posizione di vantaggio. Inoltre la struttura societaria del Catania garantisce serietà, esperienza e professionalità. Tra l’altro spesso ci confrontiamo con Lo Monaco. E’ così da una vita. Pensi che con il Direttore, grande dirigente, facevamo scouting in Argentina. Bei tempi davvero con Jorge Cyterszpiller che fu il primo procuratore di Maradona. Quanti giocatori proponeva sul nostro tavolo… ricordo sempre con grande piacere quel periodo vissuto con trasporto ed intensità. Dopo Catania e Bari, vedo Reggina e Catanzaro. I giallorossi sono presieduti da un grande imprenditore che risponde al nome di Floriano Noto, mentre la piazza di Reggio è molto competente ed il Presidente Gallo sta operando con professionalità ed un entusiasmo che coinvolge tutto l’ambiente. Nella lotta ai piani alti della classifica non vedo in primissimo piano Ternana e Teramo poichè per loro, affrontare il girone meridionale, rappresenta una novità”.

Lei allenò il Catania in un momento tutt’altro che semplice della storia calcistica rossazzurra…
“Purtroppo a Catania non ho vissuto un periodo facile. Si era spento il Presidente Massimino, subentrai a Giovanni Mei e la piazza voleva vincere in un contesto tutt’altro che agevole. Le svelo un aneddotto: alle prime difficoltà persi la macchina… successivamente, tornando alla vittoria, come per magia la ritrovai (ride, ndr). Poi, altri problemi e macchina nuovamente smarrita. Al termine della stagione lasciai Catania portando la squadra alla salvezza e, secondo me, viste le difficoltà incontrate, fu un risultato importante. Più avanti scoprì che la macchina fu ritrovata, ma io decisi già di non proseguire l’avventura alle pendici dell’Etna. E’ stata comunque un’esperienza altamente formativa, anzi ne approfitto per augurare il meglio a società e tifosi. Catania sarebbe potuto essere un ottimo trampolino di lancio per la mia carriera d’allenatore, in compenso posi le basi per affermarmi in altre vesti in Calabria. In particolare consolidando la mia figura professionale alla Reggina. Fino ad arrivare ai giorni nostri”.

Andò meglio sulla panchina del Francavilla?
“Allenai a Francavilla Fontana nel campionato Interregionale, prima dell’avventura etnea. Fu una gran bella esperienza, visto che ancora oggi in Puglia conservano un ricordo molto positivo di me. Ai tempi allenare in quella regione, in Campania o Sicilia significava tanto. Provavo a scimmiottare in un certo senso Sacchi, il Francavilla fece parlare di sè per la bontà del gioco espresso. La squadra riusciva ad esprimere davvero un ottimo calcio, fatto abbastanza insolito vista la categoria di militanza. Peccato che concludemmo la stagione al secondo posto alla spalle del Fasano perdendo lo scontro diretto”.

Oggi alla guida della Virtus c’è Trocini, che lei conosce bene.
“Esattamente. Mister Trocini lo portammo a Rende, avendo intravisto in lui un potenziale rilevante. E’ un tecnico che saprà affermarsi in realtà importanti perchè molto pragmatico, capace di combinare in egual misura spettacolo e risultato. Questo concetto nel calcio è difficile da riscontrare e sviluppare. Adesso allena una squadra ben amalgamata ed esperta che darà filo da torcere a tutti”.

A proposito di Rende. In questo senso, continuate a svolgere un lavoro proficuo…
“In fatto di allenatori e calciatori, lavoriamo per produrre materiale umano con prospettive importanti. Cito anche mister Modesto – ora al Cesena – che fa giocare bene le sue squadre. Necessita ancora di tempo per maturare ulteriormente, ma lo vedo proiettato verso la giusta direzione. Come Trocini, farà strada. Al Catania suggerisco di puntare su Minelli, difensore che abbiamo valorizzato e ora di proprietà del Parma. Un altro prodotto molto interessante è Awua, non a caso trasferitosi in Serie B allo Spezia. C’è un lavoro di grande affiatamento e piena sinergia con il Presidente biancorosso. Magari non vinceremo campionati, ma riteniamo di fondamentale importanza concentrare le nostre attenzioni sulla produzione di giovani dal futuro assicurato lavorando in strutture efficienti nel territorio. Queste sono basi fondamentali per portare avanti il nostro lavoro”.

Si ringrazia Franco Gagliardi per la gentile concessione dell’intervista.

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