ESCLUSIVA – Federico (D.S. Teramo): “Non ci poniamo limiti. Battere il Catania per rafforzare la nostra classifica”

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Nei giorni scorsi è arrivato il primo ko in campionato, ma la classifica sorride eccome al Teramo. Abruzzesi non a caso alle spalle di Bari e Ternana con 17 punti, la difesa meno battuta del girone C e 11 reti all’attivo. Ma a Teramo non vogliono sentir parlare di sorpresa. C’è, anzi, la consapevolezza di avere dotato al tecnico Massimo Paci un organico di livello importante per la categoria. Il Direttore Sportivo biancorosso Sandro Federico non si nasconde, intervenendo ai microfoni di TuttoCalcioCatania.com:

Teramo piacevole sorpresa o piacevole realtà?
“Piacevole conferma perchè la nostra è una squadra forte, lo scorso anno aveva praticamente gli stessi elementi. Con un anno di conoscenza in più i giovani sono cresciuti ed il nostro allenatore è riuscito a tirare fuori il meglio da loro. Siamo una piacevole conferma soprattutto per il valore dei nostri calciatori che venivano da campionati vinti, li abbiamo scelti non per caso. E anche il prestito di Cianci al Potenza dimostra che non avevamo sbagliato su di lui. Qualche giocatore che è andato via lo ritenevamo valido. C’è stato un ridimensionamento ma siamo riusciti a mantenere un organico con un buon equilibrio”.

A cosa punta il Teramo quest’anno?
“L’obiettivo è di fare il meglio possibile. Non dobbiamo porci limiti. Tirando fuori tutto quello che abbiamo e poi tra 4-5 mesi inizieremo a tirare le somme. Adesso non vogliamo darci degli obiettivi ben precisi ma il Teramo possiede un enorme potenziale”. 

Sconfitta indolore a Catanzaro?
“Noi abbiamo affrontato squadre toste e difficili in questa prima parte di stagione. Palermo, Bari, Monopoli, Juve Stabia… è un campionato molto equilibrato con dei valori assoluti. Alcune partite si possono decidere con episodi, altre meriti di vincerle. Sarà così fino alla fine. Il Bari ha perso a Foggia, il Catania in casa contro la Ternana. Sono gare che vivono di grande equilibrio, puoi perdere in qualsiasi campo”.

Il Covid può incidere sugli equilibri del campionato?
“Alla lunga no. Le squadre forti, non a caso, sono lì che lottano per vincere. Capiterà ad ogni squadra di avere qualche giornata con giocatori in meno. Dobbiamo convivere con il virus se vogliamo andare avanti e mantenere la nostra professionalità. Non credo che l’impatto del Covid condizionerà più di tanto il campionato”.

Un campionato dal coefficiente di difficoltà elevato. Dove si colloca il Catania in tale contesto?
“Bari e Ternana sono attrezzate come tante altre compagini, ad esempio l’Avellino. Il girone C è veramente difficile ma aspettiamo ancora qualche mese per stabilire chi è la più forte. Il Catania ha un organico di primissimo livello. Sicuramente competerà con le 7-8 squadre forti di questo raggruppamento. Alla guida tecnica, inoltre, Raffaele è un allenatore molto bravo e preparato. Ha tutte le carte in regola per disputare una buona annata”. 

La scorsa stagione Teramo-Catania si concluse in parità. Sarà anche quest’anno un match equilibrato?
“Immagino una partita di grande equilibrio. Il Catania ha un organico tale che può permettersi qualche defezione importante, non ne risentirà più di tanto. Le due squadre si equivalgono in qualche modo anche per caratteristiche. Affrontiamo un avversario di grande blasone. Sta a noi fare la partita perfetta. Contro queste squadre che sanno anche difendersi bene diventa necessario ripetere le prestazioni offerte a Bari ed in altre occasioni. Vogliamo vincere questa partita per rafforzare la nostra classifica”.

Giuseppe Raffaele e Massimo Paci rappresentano una certezza per Catania e Teramo?
“Massimo Paci l’ho seguito in questi anni. Più volte ci siamo confrontati sulle idee e mi piacevano da impazzire. Vedevo già in lui un grande futuro. Sono convinto che farà una grande carriera perchè ha l’umiltà, la voglia matta di migliorarsi e riesce a creare un rapporto molto empatico con i giocatori. Ha le caratteristiche giuste per arrivare in alto. Io ho già avuto allenatori bravi come Giampaolo, Malesani, Mandorlini e Beretta. Vedo in lui le caratteristiche del grande allenatore, penso sia un predestinato. Anche Raffaele possiede tutte le capacità per fare bene, ha conoscenza della materia e idee ben precise. Catania può essere la piazza giusta per Raffaele. La Serie C permette a tanti allenatori d’intraprendere il percorso giusto perchè è un campionato complicatissimo. Chi riesce a dare un’organizzazione alle proprie squadre fa la differenza”.

Si ringraziano il Direttore Sportivo Sandro Federico e l’addetto stampa del Teramo Calcio Marco De Antoniis per la gentile concessione dell’intervista.

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