EX ROSSAZZURRI – Scienza: “Catania in grande spolvero, ma attenzione al Foggia. La Juve Stabia arriva meglio di tutte ai playoff”

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Giuseppe Scienza

Tra amarcord, presente e playoff. L’allenatore del Monopoli Giuseppe Scienza, ex centrocampista rossazzurro, interviene ai microfoni di ‘Sport Sicilia Preview’, su Telecolor, rilasciando dichiarazioni molto interessanti che riportiamo di seguito:

Catania ha rappresentato una tappa fondamentale della mia carriera. E’ stato un primo anno diffice per via di un infortunio muscolare fastidioso, mentre il secondo anno feci una buonissima stagione con Melo Russo e Angelo Sormani, ricordo un bellissimo finale di stagione. Mi riscattai un pò dopo un primo anno nel quale non ero molto soddisfatto del mio rendimento. Catania è una città bellssima, con un tifo calorosissimo che nel bene e nel male si fa sentire, una piazza calcistica prestigiosa dove giocare o allenare. Ricordo derby molto competitivi col Palermo. Eravamo una bella squadra, si poteva costruire qualcosa ma non c’era granda stabilità e continuità di lavoro. Tra giugno e gennaio c’erano stati sempre dei rimpasti di squadra clamorosi. Carletto Borghi era un pò anziano ma parliamo di un giocatore e uomo formidabile in possesso di forza, qualità tecnica e fisica incredibile. C’erano in squadra anche Polenta, Tesser, gente dal grande passato calcistico”.

“Il campionato recentemente vissuto con il Monopoli? Non era facile pensare di andare ai playoff. A inizio stagione sono stati commessi tanti errori, ma abbiamo avuto anche parecchia sfortuna con molti giocatori che non hanno reso secondo le aspettative a causa d’infortuni, problematiche varie e Covid. A gennaio abbiamo cambiato molto, tanti giocatori hanno preferito andare via e siamo ripartiti fortissimo. Stavamo giocando bene e arrivavano i risultati, poi il ritorno del Covid è stato molto pesante con più di 40 contagiati e delle vittime avute dai parenti dei nostri collaboratori. Abbiamo giocato 7 partite in pochi giorni in condizioni fisiche complicate, a quel punto la salvezza era diventato un obiettivo straordinario, onorando il campionato fino alla fine”.

Il Catania mi sembra che nel finale di stagione sia stata una delle migliori in assoluto. Baldini ha dato una gran bella scossa ad una squadra che trova la via del gol con facilità, ci sono anche tante mie conoscenze a cui sono affezionato. E’ un Catania in grande spolvero, ma devono riuscire a livello mentale a star dentro alla partita perchè il Foggia è squadra strana, pericolosa. I rossoneri non sono spettacolari ma verticalizzano subito, vanno immediatamente sulla seconda palla, se Curcio la prende diventa molto pericoloso. A livello fisico squadra tosta, Rocca in mezzo al campo sa far giocare bene il Foggia. Ho visto Catania-Potenza, mi piacque tantissimo la formazione di Baldini, fece tanti gol e poteva realizzarne altri. E’ in salute“.

Il Foggia va affrontato coi cambi di gioco, lavorando sugli attaccanti per sviluppare le giocate, stando attenti alle loro verticalizzazioni perchè sono molto veloci ad innescare gli attaccanti. Il Catania deve prestare attenzione perchè i playoff sono gare che, se non le chiudi, diventano due partite in una. Una è la prima ora di gioco, poi l’ultima mezz’ora. Se tu sei sullo 0-0 a 30 minuti dalla fine, il vantaggio del fattore campo te lo sbatti perchè mentalmente la gara è diversa. Il Catania è squadra di carattere, gioca bene e con grande capacità di imporsi fisicamente. Fa tanti gol anche sui calci piazzati. Però non deve crogialarsi sul fattore campo. Maldonado e Curcio? Hanno gandi qualità. Curcio mi è piaciuto tantissimo, sposta gli equilbiri, non è mai banale nelle sue scelte ed è molto cocnreto. Ha trovato la via del gol con molta più frequenza quest’anno. Anche Maldonado è un ottimo giocatore. Bravo a chi lo ha portato in Sicilia ed a Baldini che lo ha valorizzato. Maldonado possiede le chiavi del Catania in mezzo al campo“.

“Primo turno playoff? Giocare in casa avendo a disposizione due risultati su tre è un bel vantaggio ma non deve rassicurare nessuno perchè la condizione mentale è diversa che in campionato, ti rendi conto di essere ad un crocevia fondamentale. L’errore non lo recuperi più ma Juve Stabia, Catania e Palermo hanno superiorità rispetto a Casertana, Foggia e Teramo. Chi arriva meglio di tutte ai playoff è la Juve Stabia adesso. E’ sorprendente il cammino delle Vespe. Non per i giocatori che ha, ma non pensavo che potesse fare un campionato del genere. Gioca a calcio, gioca bene. Il successo degli stabiesi a Terni? Tutti brutti gol. Uno addirittura con la palla regalata all’attaccante. A noi non diedero un rigore assurdo contro la Ternana, poi ho visto quello concesso alla Juve Stabia ed era molto più evidente il nostro. Mentalmente la Ternana ha un pò mollato, la Juve Stabia ne ha approfittato sapendo anche che loro non avrebbero giocato alla morte. Il Palermo? E’ sempre pericoloso ma quest’anno non mi è piaciuto tanto. Veniva dalla D e quindi non era facile ma mi aspettavo qualcosa in più. Ha giocatori forti come Lucca, che ha disputato una stagione stupenda, Rauti, Floriano e Valente”.

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