SIGI al Tribunale: “Onoreremo l’impegno”. Non siano le solite chiacchiere…

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Fallito il Calcio Catania 1946 matricola 11700, la squadra è tenuta ancora in vita dal Tribunale che ha concesso al Catania l’esercizio provvisorio, al momento fino alla data del 2 gennaio 2022 ritenendo che sussistano le condizioni affinchè si trasferisca il titolo sportivo (in tempi rapidissimi) tenendo conto della storia calcistica di Catania “che ha un ottimo bacino di utenza e di tifosi fidelizzati”, un’ottima “tradizione sportiva”, la struttura aziendale e gli asset organizzativi sportivi “certamente superiori rispetto ad altre squadre di pari categoria attuale”.

Per estendere la durata dell’esercizio provvisorio ai prossimi due mesi, si renderebbe necessario un esborso pari a 600mila euro, credito peraltro vantato dal Calcio Catania nei confronti di SIGI, tenendo conto che il fabbisogno mensile è attualmente in deficit tra -240mila e -300mila euro. Nel corso dell’udienza prefallimentare la stessa SIGI ha confermato l’esistenza di tale credito, in coerenza a quanto accertato dai consulenti tecnici, e la volontà di onorarlo. Si legge proprio nel testo della sentenza emesso dal Tribunale.

Solo nel caso in cui questo credito venga effettivamente riscosso sarà possibile sostenere l’esercizio provvisorio per i prossimi due mesi. A quel punto, se tutto andrà per il meglio, si procederà ad un esperimento di vendita mediante procedure competitive. Ma bisogna tirare fuori queste 600mila euro, impegno che la SIGI ha ammesso di onorare dinanzi al palazzo di giustizia. Si faccia in modo che le chiacchiere, contrariamente a quanto spesso accaduto durante la gestione della SpA etnea, trovino riscontro nei fatti. Perchè questo è l’unico modo per cercare quantomeno di salvare il salvabile.

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