VERSO IL DERBY: Baldini sfida Filippi, incrocio tra ex difensori con idee di calcio agli antipodi

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Il derby di domenica tra Catania e Palermo metterà di fronte due allenatori quasi coetanei e con lunghi trascorsi sui campi di gioco: Francesco Baldini e Giacomo Filippi. 47 anni l’uno, 46 l’altro, toscano di Massa il primo, siciliano di Partinico il secondo, entrambi ex difensori professionisti seppur con traiettorie di carriera differenti. Baldini vanta oltre 400 presenze indossando le maglie di Lucchese, Juventus, Napoli, Reggina, Genoa, Perugia, Lugano, San Marino e Juvenes-Dogana; altrettanto Filippi vestendo le casacche di Partinicaudace, Peloro, Ternana, Fano, Marsala, Treviso, Taranto, Foggia, Gela, Teramo, Pescina VG, Vigor Lamezia e Trapani.

In oltre vent’anni di calcio i due si sono affrontati sui campi da gioco soltanto in una circostanza: il 24 settembre 2006 in Serie C1. All’epoca Baldini giocava nel Perugia mentre Filippi vestiva i colori del Teramo e per la cronaca la gara finì 0-0. Successivamente le strade degli attuali tecnici di Catania e Palermo si sono incrociate in Serie B sulle panchine di Virtus Entella e Trapani. Era il 19 ottobre 2019 e il match terminò in parità (1-1) con Filippi al fianco di Boscaglia sul fronte ligure e Baldini al timone dei granata.

Così come da giocatori, anche da allenatori Baldini e Filippi hanno avuto traiettorie professionali differenti. L’attuale guida degli etnei si è formato presso i settori giovanili di Bologna, Juventus e Roma (in mezzo si contano gli incarichi a Sestri Levante, Lucchese e Imolese) prima di far tappa in Sicilia prima a Trapani (esonero dopo 16 partite) e poi a Catania. Il mister dei rosa, dopo gli inizi nelle giovanili del Trapani (squadra a cui ha legato i suoi ultimi anni da calciatore), ha seguito Roberto Boscaglia sulle panchine di Brescia, Novara, Virtus Entella e Palermo. Dal 27 febbraio è il responsabile tecnico della prima squadra in sostituzione di Boscaglia, ottenendo in estate la riconferma dalla dirigenza palermitana per puntare al massimo obiettivo.

Fautori di un calcio agli antipodi, entrambi sono chiamati in vista di domenica ad infondere motivazioni e disposizioni tattiche ai rispettivi giocatori. Mister Baldini antepone su tutto il concetto di spazio e movimento all’interno di un sistema armonico, al contrario Filippi predilige pragmatismo, intensità e verticalizzazioni immediate. Come in una sfida a scacchi, il derby di domenica sarà quindi il confronto tra moduli e idee di gioco diametralmente opposte.

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