ESCLUSIVA – Pannitteri: “Foggia giornata storta. Mancini, mi aspetto che tutto vada per il meglio. Orazio ed il Catania, nota dolente…”

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Ciccio Pannitteri

Contattato telefonicamente dalla nostra redazione, l’ex attaccante rossazzurro Ciccio Pannitteri commenta così le attuali vicende dei rossazzurri:

Ciccio, cos’é successo secondo te a Foggia?
Purtroppo è stata una giornata negativa. Ho visto la partita e, nel primo tempo, ogni tiro era un gol. Addirittura hanno segnato dopo pochi secondi, siglando forse il gol più veloce della Serie C. In ogni caso non parlerei di un approccio sbagliato o altro perché il Catania si sta dimostrando una squadra ben collaudata. Secondo me si tratta soltanto di una giornata storta.

Da calciatore, purtroppo, anche tu hai subito un 5-1. Hai colto delle analogie tra quel Matera-Catania e la sfida di Foggia?
Non saprei, però purtroppo quando capitano queste giornate non puoi fare niente. Magari cerchi di raddrizzare la gara, vai avanti, provi a fare qualcosa ma gli avversari ad ogni tiro fanno un gol. Mi ricordo quella sfida a Matera in cui andò tutto storto e perdemmo 5-1. Una giornata amara per noi e per tutti i tifosi del Catania, venuti in massa in quella trasferta.”

Come ci si rialza dopo una batosta del genere?
Chi mastica calcio o chi lo pratica sa che dopo una giornata così bisogna soltanto concentrarsi sul prossimo impegno. Il bello di questo sport è che già dopo una settimana si gioca quindi c’è subito la possibilità di fare bene e rialzarsi. È normale comunque che si analizzi la sconfitta cercando di caricarsi il più possibile in vista delle prossime sfide.”

Credi che ad Avellino i rossazzurri possano riscattarsi?
É un bene che il Catania giochi ad Avellino già questo mercoledì perché così non ci sarà nemmeno il tempo di metabolizzare questa sconfitta. Si giocherà subito e quindi ci sarà l’immediata voglia di riscatto e rivincita. Ad Avellino sará un’altra gara difficile e complicata che il Catania dovrà affrontare con la giusta determinazione e concentrazione, ma questa squadra ha dimostrato di poter fare risultato su qualsiasi campo.”

Al di là dell’ultima partita, come valuti finora il campionato del Catania?
Tutto sommato ritengo sia stato un buon campionato. La squadra non è male anche se all’inizio si era partiti con l’intento di arrivare nelle prime posizioni. Purtroppo però i problemi societari hanno pesato, facendo perdere qualcosina e rimodulando l’obiettivo stagionale verso la permanenza della categoria. Magari con una società nuova e forte l’anno prossimo si potrà lottare per la Serie B”.

I playoff sono realmente alla portata di questa squadra?
Secondo me sì. La squadra non è lontanissima anche se poi fare i playoff da nono o ottavo non è semplice. La storia tuttavia insegna che nulla è scritto e, per esempio, due o tre anni fa il Cosenza ottenne la promozione proprio vincendo gli spareggi dopo essere arrivata quinta nella regular season. Innanzitutto sarà importante arrivarci. Poi una volta lí bisognerà giocarsi tutte le proprie chance cercando di arrivare il più lontano possibile. Secondo me in queste ultime cinque/sei partite il Catania ha tutte le carte in regola per centrare i playoff.”

Da ex attaccante come ti spieghi le attuali difficoltà vissute da Luca Moro?
“Credo che Moro stia avendo un leggero calo fisico e mentale, ma è anche normale dopo aver fatto tanti gol ed aver avuto anche dei piccoli acciacchi. Inoltre la firma con un club di Serie A potrebbe averlo destabilizzato un po’ facendogli fare più fatica del solito. In ogni caso le qualità del ragazzo non possono essere messe in discussione. È un momento un po’ così ma credo che in questo finale di campionato riuscirà a dare un apporto notevole alla squadra”.

Sull’extracampo invece cosa ti aspetti da Benedetto Mancini?
Mi aspetto che tutto vada per il meglio. Che si risolvano i problemi con i curatori fallimentari, che acquisisca la società mettendo in regola tutte le carte del Calcio Catania e che poi l’anno prossimo, se ci fossero la voglia e la forza (economica), possa fare una squadra competitiva. Spero che, una volta risolti i problemi dell’extracampo, possa mantenere gran parte della rosa attuale, secondo me già molto importante, aggiungendo magari quei 3/4 innesti di livello che permettano alla squadra di fare il salto di qualità per poter lottare concretamente per la Serie B e magari vincere il campionato. Non sarà facile, ma se uno acquista il Catania sa già che in Serie C non può allestire un organico soltanto per salvarsi o vivacchiare.”

Tuo figlio Orazio, cresciuto nelle giovanili etnee, è esploso con la Fermana (Serie C Girone B). Che tipo di giocatore è e come mai il Catania non ha creduto in lui?
Questa è una nota dolente. Orazio è stato otto anni nelle giovanili del Catania ma purtroppo non è mai stato preso in considerazione se non sporadicamente. Addirittura qualche allenatore gli aveva anche fatto passare la voglia di giocare e, nell’ultimo mese e mezzo, stava pure pensando di smettere non andando più neanche agli allenamenti della Berretti. Bravo e caparbio lui nel credere in se stesso e nelle proprie qualità, aspettando il momento giusto con pazienza e personalità. Si è fatto i suoi campionati in Serie D, in prestito dal Catania, e poi tre anni di C iniziando a Pesaro dove, anche se non come quest’anno, aveva comunque disputato due stagioni importanti. A 20 anni aveva già partecipato a due campionati di Serie C e quest’anno, giocando nel suo ruolo naturale cioè quello di esterno destro a piede invertito essendo lui un mancino, sta riuscendo a dimostrare tutto il proprio potenziale. Il rammarico comunque c’è perché lui è cresciuto nelle giovanili etnee partendo addirittura dagli Esordienti. Ha fatto parte della formazione ‘98/99 composta da tanti giovani talenti che avrebbero potuto far bene al Catania. Quella era una grande squadra dove, tra gli altri, erano presenti anche Biondi, Noce e Manneh. L‘amarezza è che lui non sia mai stato considerato fino in fondo, non venendo mai chiamato in prima squadra neanche per allenarsi. Dopo aver fatto bene nei dilettanti con Acireale e Locri sarebbe potuto essere convocato anche solo per il ritiro estivo ma così non è stato. Da catanese il suo sogno era quello di giocare nel Catania facendo bene con la maglia rossazzurra. A mio avviso Orazio non è stato trattato nel migliore dei modi ma ormai è andata e adesso lui si sta ritagliando il proprio spazio in Serie C, facendo bene e venendo monitorato anche da squadre di categorie superiore. Spero che possa continuare su questa strada.”

Se i rossazzurri lo dovessero ricontattare, cosa gli consiglieresti di fare?
Onestamente non saprei perché ormai lui è grande ed è seguito dal procuratore, sebbene il suo cuore sia e rimarrà sempre rossazzurro. Come lo è stato per me, anche per lui e per qualsiasi catanese giocare nel Catania sarebbe il coronamento di un sogno avuto sin da bambino. Il cuore lo porterebbe sicuramente a dire di sì ai rossazzurri ma le dinamiche di mercato sono imprevedibili e può sempre succedere di tutto. Lui comunque sta benissimo alla Fermana e, ripeto, è attenzionato anche da squadre di categoria superiore.”

Vorresti dire qualcosa ai tifosi?
Ricordo con piacere gli anni vissuti al Catania dove i tifosi sono sempre stati eccezionali ed appassionati. Bisogna avere pazienza sperando che possa iniziare un nuovo ciclo con questa nuova proprietà e che questo presidente possa portare il Catania nelle categorie in cui merita, quindi almeno in Serie B. La permanenza stabile in cadetteria dovrebbe essere l’obiettivo minimo per una società come quella etnea. Mi auguro che presto tornino i bei tempi anche se comunque il Catania si ama a prescindere.”

Si ringrazia Ciccio Pannitterri per la cortesia, la disponibilità ed il tempo concesso per l’intervista.

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