La trasferta di San Cataldo è stata un assaggio di quel che attenderà il Catania in campionato. Squadre agguerrite, determinate, pronte a vendere carissima la pelle provando a scrivere una pagina di storia fermando la corazzata etnea. Le scene di giubilo della Sancataldese sono una conferma di tutto questo. I rossazzurri, però, hanno già messo in archivio il match che, in questa fase della stagione, rappresentava più un test per affinare schemi e mettere benzina nelle gambe. Cosa che il Catania continua a fare lavorando nella quiete di Ragalna.
Mister Ferraro ed il suo staff hanno analizzato quel che non ha funzionato al “Valentino Mazzola” ma anche le note positive emerse. Ad esempio l’ottima tenuta difensiva, la supremazia territoriale, la capacità di produrre occasioni da gol sfruttando anche i movimenti degli esterni e dei centrocampisti. Troppa frenesia, magari, in fase di circolazione della palla, poca lucidità e cattiveria sotto porta in alcuni frangenti. Ma il Catania sta lavorando per colmare ogni lacuna in tempo per l’appuntamento di gran lunga più atteso, l’inizio del torneo di Serie D 2022/23 previsto il 18 settembre.
In attesa di conoscere il calendario del girone I (verrà pubblicato dopo il 7 settembre, vedi caso Giarre), il gruppo che si sta cementando lavora con applicazione ed entusiasmo. Si ride, si scherza, si va a cena fuori, non ci sono musi lunghi ma Ferraro pretende determinazione e concentrazione in ogni centimetro di campo, senza lasciare nulla al caso. Si lavora sui dettagli provando schemi, situazioni di gioco, interpreti e facendo sentire tutti parte integrante del Catania. Il clima è sereno a Ragalna e c’è la giusta tensione a meno di un mese dall’avvio del campionato.
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