L’articolo riportato è uno stralcio dell’originale, non volto a sostituirsi a questo, pertanto invitiamo ad approfondire i contenuti presenti acquistando il giornale ‘La Gazzetta dello Sport’ in rassegna
Nell’edizione locale del quotidiano c’è spazio per il ruolo strategico all’interno del Catania di Francesco Lodi, il cui rendimento è “sempre sotto la lente d’ingrandimento”. Il Catania e i tifosi “si godono un capitano che per la D resta un lusso anche in barba all’età che si avvicina ai 40. Perchè quando Ciccio apre il gioco con lanci da 30 metri, ai nostalgici sembra di rivedere alcune trame di partite che il ragazzo ha giocato in Serie A”.
Poi, si legge ancora, “ci sono anche i critici che non considerano il fantasista funzionale ad alcune partite di una Serie D che va a tutta velocità e necessita di giovani che corrono. Ma Lodi fa viaggiare il pallone. E con la maglia del Catania, fortemente voluta, ci mette l’anima, una grande dose di umiltà e anche la sua tecnica”.
Il mister ed il vice presidente Grella lo hanno sempre ritenuto un giocatore fondamentale. “E Ferraro sa che se nel primo tempo il Catania gioca con un 4-3-3 che prevede il regista puro e nella ripresa con i cinque cambi muta passo, accelerando o frenando a seconda delle esigenze, finisce col disorientare gli avversari”. Lodi “resta un uomo da copertina, a livello nazionale questa squadra è il Catania di Lodi, uno degli ultimi romantici numeri 10 che non ha badato alla categoira per inseguire il suo sogno”.
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