Chapeau ai veterani del Catania. E al giovane Bethers. Ieri sono stati loro a trascinare un “brutto” ma vincente Catania al successo per 1-0 contro il Real Aversa allo stadio “Angelo Massimino”. Da Lodi e Rapisarda, in particolare, sono arrivate delle giocate importanti che hanno deciso l’esito positivo della sfida. Per il resto la prestazione a livello collettivo non è stata entusiasmante: tutto il contrario. Si è vista applicazione da parte di tutti ma non c’è stata una prova corale d’insieme. Ancora una volta i risultati sorridono alla truppa di mister Giovanni Ferraro, e questo resta il punto fondamentale per il raggiungimento dell’obiettivo stagionale.
Ci ritroviamo a commentare temi e spunti simili a quelli di altre giornate passate. Alcuni giocatori, tra infortuni e altri fattori più squisitamente tecnici, vengono impiegati poco dall’allenatore rossazzurro, il risultato è che ci si affida con costanza a 16/17 elementi, mentre altri attendono ancora l’occasione giusta per provare a “esplodere” alle falde dell’Etna. Il Real Aversa ha seriamente rischiato di portare a casa punti dalla sua trasferta siciliana, obiettivo negato dalla dea bendata ma soprattutto da Bethers che si è reso protagonista di un intervento pregevole nel secondo tempo.
Si rimane della convinzione che chi vince ha ragione, sempre e comunque. La forza di quest’organico è tale che pur giocando male ci sarà sempre qualcuno a sbrogliare la matassa. C’è margine per lo staff di lavorare anche sulla qualità, continuando a gestire l’importante vantaggio accumulato sulle inseguitrici, con la ciliegina sulla torta rappresentata da un miglioramento nella qualità del gioco e, aspetto ancora più importante, su una gestione complessiva dell’organico arrivando a definire bene chi è dentro il progetto e chi lo è meno, con il mercato che sarà (pure questo) un elemento da gestire di questo campionato.
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