MARIO VITALE: “Catania, adesso c’è una parvenza di gioco colletivo. Laneri grande direttore sportivo”

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Per tantissimi anni ha lavorato come allenatore in numerose realtà siciliane e non solo, vincendo anche un campionato a Licata e ricoprendo il ruolo di collaboratore e osservatore nel Palermo che fu di Maurizio Zamparini. Il ragusano Mario Vitale, attuale direttore tecnico della Virtus Favara, nel corso di ‘Calcionate – I Commenti in Casa RossAzzurra’, su Globus Television commenta la situazione attuale in casa Catania:

“Ad inizio campionato vedevamo un Catania abituato a calciare il pallone in avanti, sfruttando le capacità realizzative delle punte che arrivavano in porta con una certa facilità. Adesso invece c’è una parvenza di gioco collettivo, che inizialmente mancava. E’ quello che ho riscontrato, ad esempio, col Trapani. Bisogna dire, però, che il Trapani è andato in bambola commettendo degli errori allucinanti in occasione dei gol del Catania, senza marcatura a uomo. Inoltre i pochi gol subiti rappresentano una bella etichetta per la difesa”.  

“L’unica sconfitta riportata in campionato dai rossazzurri? Il ko maturato col Santa Maria Cilento ci poteva stare. Questa squadra ha dieci punti in più rispetto al secondo posto occupato dal Lamezia, che ha effettuato un percorso altalenante spezzettato da pareggi, sconfitte e vittorie. Il Trapani, invece, mi ha meravigliato in negativo sul piano tecnico  e societario”.

“Dobbiamo ringraziare oltre all’allenatore ed al presidente Pelligra, che farà sicuramente ancora meglio, il fatto di avere un grande direttore sportivo che di calcio ne capisce tanto. Non perchè l’ho scoperto io, essendo Laneri una mia creatura, ma ha creato uno squadrone, capisce più di tanti altri direttori di Serie A e B che in realtà sono delle nullità totali. Antonello proviene dal basso e soprattutto da una grande scuola”.

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